Il sostituto procuratore Giuseppe Tittaferrante della procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati i medici che hanno avuto in cura Angela Brandi. La 24enne di Licola morta due giorni fa dopo essere stata dimessa dall’ospedale santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Intanto è stato fissato per sabato 28 gennaio l’esame autoptico sulla salma di Angela.
Secondo quanto si è appreso la Procura ha iscritto alcuni sanitari del nosocomio nel registro degli indagati, come atto dovuto. Questi potranno tutelarsi e nominare dei consulenti in vista degli accertamenti autoptici.
La vicenda, così come raccontata dai familiari della vittima assistiti dall’avvocato Tommaso Pellegrino, ha molti aspetti da chiarire. Nelle scorse ore i carabinieri di Pozzuoli hanno ascoltato sanitari del santa Maria delle Grazie, i familiari della vittima e altri testimoni per ricostruire nel dettaglio i fatti. Già acquisita a messa a disposizione degli inquirenti la cartella clinica della giovane. La ragazza era stata portata al pronto soccorso alle 15 di martedì perché perdeva sangue dal naso. Trattata come un caso di varici è stata dimessa. Alla 20 è tornata in arresto cardiaco ed è morta.
“L’autopsia si terrà nei prossimi giorni, – fa sapere l’avvocato Tommaso Pellegrino, legale della famiglia di Angela Brandi – rimettendo ai consulenti della Procura e ai consulenti delle persone offese la ricostruzione dei fatti, così come avvenuti, rispetto a una vicenda che presenta sicuramente degli aspetti da chiarire. Ci riserviamo all’esito delle operazioni autoptiche la comunicazione delle risultanze”. L’avvocato Pellegrino fa anche sapere che saranno nominati dei consulenti delegati ad assistere all’autopsia.
Nelle scorse ore i carabinieri di Pozzuoli hanno ascoltato sanitari del Santa Maria delle Grazie, i familiari della vittima e altri testimoni per ricostruire nel dettaglio i fatti. Già acquisita a messa a disposizione degli inquirenti la cartella clinica della giovane. Ieri la direzione generale dell’ospedale ha dato la propria versione dell’accaduto: “la giovane, giunta nel pomeriggio al pronto soccorso, era stata visitata e dimessa da un otorinolaringoiatra che le aveva riscontrato epistassi nasale prodotta da una varice. Dopo poche ore la paziente è stata colta da malore ed è stata riaccompagnata nel pronto soccorso, dove ha subito un fatale arresto cardiaco”.