“È un incubo e non so come uscirne, vorrei solo sparire per sempre”: con queste parole inizia “Senza Rete”, il docufilm, in onda sabato 4 febbraio su Rai 2 alle 23, che racconta il cyberbullismo provando a svelarne la natura: un mostro da guardare in faccia per poterlo riconoscere e affrontare. Prodotto da Silvio Ricci per SiriVideo in collaborazione con Rai Documentari e polizia di stato, scritto da Giovanni Capetta, Riccardo Mazza e Marco Speroni, che ne cura anche la regia.

Gragnano, cyberbullismo: ecco il docufilm “Senza Rete”

Questo documentario nasce dall’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno scolastico lo scorso 16 settembre a Grugnasco. Ricordando il dramma di Alessandro Cascone – il giovane di Gragnano vittima di bullismo, morto suicida a 13 anni – il Capo dello Stato ha sollecitato un maggior impegno al contrasto del cyberbullismo da parte dell’intera società e ha sottolineato il valore della scuola, centrale per la nostra Repubblica.

Parallelamente alla crescita di diverse forme di disagio giovanile, oggi sono triplicate le richieste di aiuto di ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo. Chi perseguita si nasconde dietro la rete dei social sminuendo la gravità delle proprie azioni, chi è perseguitato, invece, in quella rete rimane impigliato, al punto da correre il rischio di soffocare. “Senza Rete” intende rimuovere quella rete, che può essere alibi o allo stesso tempo strumento di tortura.

Le storie di alcune vittime di cyberbullismo

E lo fa ponendo al centro della narrazione le storie di alcune vittime di cyberbullismo, attraverso la loro testimonianza diretta e quella delle persone a loro più vicine, oltre alla voce degli operatori della polizia postale che, con la loro umanità, si sono trovati ad affiancarli e soccorrerli. Come la storia di Andrea, che non ce l’ha fatta a sconfiggere quel mostro, o quella di Francesco e Valeria che invece la spuntano e lo mettono al tappeto, lasciandosi alle spalle la paura e la vergogna.

Attraverso i loro racconti e con l’aiuto di psicologi, docenti ed esperti della Polizia Postale, ”Senza Rete” mostra le pieghe oscure del cyberbullismo ma anche e soprattutto la luce in fondo al tunnel che può rischiarare quel buio. 

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