Anche le Terme Antiche finiscono nel mirino dei ladri. Dopo le ripetute incursioni verificatesi nella nuova struttura del monte Solaro (abbandonata al proprio destino dopo il fallimento nel 2016 della partecipata Terme di Stabia srl) questa volta nel mirino dei malviventi è finita anche l’antica struttura di via Brin. Alcuni sconosciuti si sono introdotti nelle Terme Antiche, dopo aver scassinato e sventrato le porte, per portare via infissi e rame dagli impianti elettrici.
Castellammare, anche le Antiche Terme nel mirino dei ladri: è allarme
A fare l’amara scoperta sono stati alcuni volontari dell’associazione civica Sos Stabia, che hanno segnalato il tutto alle forze dell’ordine. “Questa è la terza denuncia che facciamo tra Terme nuove e antiche – affermano i rappresentanti dell’associazione – Castellammare non può permettersi di perdere anche questa struttura, c’è bisogno di un intervento forte a livello istituzionale per evitare questo scempio”. Sull’episodio sono scattate le indagini dei carabinieri del nucleo operativo stabiese, agli ordini del maggiore Carlo Venturini e del tenente Tommaso Errico, al fine di individuare i responsabili.
Nelle prossime ore potrebbero essere acquisiti i filmati ripresi dalle telecamere pubbliche e private attive in zona. Nella speranza di ottenere elementi utili ai fini delle indagini. E sui social monta la rabbia dei cittadini. “Stiamo perdendo tutti i nostri beni e ricchezze – afferma un residente – Ci hanno chiuso pure le sorgenti dell’Acqua della Madonna e adesso anche le terme vecchie sono finite nel mirino di ladri e vandali. Dove sono i nostri politici, che solo in concomitanza di scadenze elettorali sembrano mostrare il loro interesse e il loro bene nei confronti di questa martoriata città?”.
Stesso discorso vale per le nuove terme del Solaro
Stesso discorso vale per le nuove terme del Solaro. Nei giorni scorsi il governatore Vincenzo De Luca ha confermato le indiscrezioni circa la possibilità di realizzare un ospedale all’interno della struttura abbandonata al degrado. Il vandalismo mortifica ulteriormente uno dei luoghi più incantevoli della zona, una volta meta di turisti provenienti da ogni parte del mondo e vanto per gli stabiesi che non esitavano a trascorrere le proprie domeniche all’interno del parco.
Vetri rotti, muri imbrattati o abbattuti, carte e rifiuti gettati ovunque sul pavimento sono lo scenario apparso agli occhi di chiunque si intrufoli nell’edificio, mentre il parco piange anche la scomparsa dell’ultimo suo simbolo, quel cigno che gli ex termali nutrivano nella speranza che la sua voglia di vivere fosse uno stimolo per la rinascita delle Terme, che con Fincantieri hanno rappresentato per anni un volano per l’economia stabiese.