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Concorso in favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina: tre soggetti extracomunitari, presunti scafisti, sono stati fermati dalle autorità dopo l’approdo nel porto di Napoli della nave ong “Sea Eye 4”. L’operazione è stata effettuata dalla polizia di stato e dalla guardia di finanza. Le forze dell’ordine hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

Fermati a Napoli gli scafisti dei profughi della Sea Eye 4: erano su barche in avaria

Il provvedimento ha colpito i presunti scafisti K. E., E. O. e B. M., soggetti extracomunitari rispettivamente di anni 22, 45 e 32. Ieri 6 febbraio la Sea Eye 4 è approdata al molo 21 del porto di Napoli trasportando 105 profughi di numerose nazionalità (prevalentemente provenienti dall’area Sub-Sahariana) e 2 salme attualmente in corso di identificazione. Gli scafisti nei giorni scorsi erano stati recuperati, in acque internazionali ricadenti all’interno dell’area Sar Maltese, da due distinti natanti in avaria, ovvero un gommone e un’imbarcazione di legno.

L’immediata attività investigativa

L’immediata attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e finalizzata ad individuare gli scafisti, articolatasi attraverso l’acquisizione del diario di bordo, l’escussione del comandante della nave e di alcuni tra i rifugiati appena sbarcati, nonché l’ispezione dei telefoni cellulari in uso agli indagati, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei suddetti.

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