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Scuola: organico aggiuntivo ATA sedotto e abbandonato

Il Comitato Organico Aggiuntivo nasce nella primavera dello scorso anno quando la maggior parte di loro, assunti con i famosi contratti Covid nelle scuole come personale aggiuntivo, si ritrovano a non essere assorbiti una volta finita l’emergenza.

“Nella scuola ci siamo poi resi conto tutti che ci aspettavano come il pane, che non eravamo un organico aggiuntivo, eravamo un organico che era indispensabile per il normale funzionamento nella scuola. Andavamo a tappare quei buchi che negli anni erano stati creati dai continui tagli, dalle politiche, ecc.” cosi Alessia Cavataio, una dei vari esponenti del comitato, ha dichiarato a il Gazzettino vesuviano.

Mentre le scuole versano in una condizione di reale disagio e fatiscenza sembra sempre più ostile la strada verso provvedimenti che portino aiuti concreti attraverso figure come quelle del personale scolastico. La battaglia portata avanti dal Comitato non è solo lavorativo ma anche e soprattutto morale: “Portiamo avanti questa battaglia anche per rendere le scuole fondamentalmente migliori, io ho due bambini che vanno a scuola e lo so benissimo che i bagni sono sporchi e questo disagio è solo la punta dell’iceberg. I colleghi di ruolo si ritrovano in mezz’ora a dover pulire 7/8 classi, i bagni e le zone comuni. È fisicamente impossibile riuscire a portare a termine il lavoro” continua Alessia.

Il governo oggi in carica, durante la fase di campagna elettorale aveva inserito il organico aggiuntivo ATA tra le categorie da difendere nella sua agenda setting. Riconoscendo il ruolo dell’organico Covid come di vitale importanza, consentendo agli studenti di frequentare in sicurezza gli istituti, garantendo turnazioni, igiene ed efficienza amministrativa in un momento in cui la scuola italiana annaspava a causa della pandemia.

La neo senatrice Carmela Bucalo ha avuto una conversazione diretta con una delle fondatrici del Comitato, dicendole che sosteneva la causa e che avrebbe fatto in modo di portarla avanti non appena sarebbero saliti al governo. Il risultato: “silenzio stampa” conclude ironicamente Alessia Cavataio “non se ne parla più, siamo morti e spariti”.

I 5 Stelle hanno presentato due volte emendamento a favore dell’organico in legge di bilancio, la prima volta è stato bocciato, seppur con pochi voti di differenza. Ora si aspettano le prossime votazioni.

La battaglia che sta portando avanti l’organico aggiuntivo della scuola, è proprio per cambiare la metodologia di assegnazione, soprattutto dei collaboratori. Questi ultimi, vengono assegnati in base al numero di iscritti (un collaboratore ogni 100 iscritti), capita quindi che alcune strutture si ritrovino ad avere anche un solo collaboratore su più piani dell’istituto. È questo che si vuole e va riformato: la metodologia di assegnazione.

Il 10 febbraio a Roma ci sarà una manifestazione contro il precariato nelle scuole, si pensi solo che l’80% dei lavoratori nelle scuole sono dei precari. In questa battaglia il comitato aveva già fatto una manifestazione a Napoli e a Bari negli Uffici dei Provveditorati. Si chiede l’aumento del numero di collaboratori, di amministrativi, di personale ATA che viene normalmente attinto dalle graduatorie, come è sempre stato fatto.

Alla richiesta della stessa Alessia Cavataio, la senatrice dei Fratelli d’Italia, Bucalo, ha anticipato che difficilmente l’emendamento presentato dai 5 Stelle verrà votato. Ma afferma che entro settembre dovrebbe esserci una riforma della scuola in cui si pensa di aumentare l’organico. Nel frattempo a metà febbraio ci sarà un incontro per la riforma del PNRR, i fondi vogliono essere utilizzati per comprare i computer, le lim e tutto quello che è necessario per rinnovare le scuole, ma “poi non c’è gente che ne farà la manutenzione” conclude infine Alessia.

Martina Amante

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