Il Gazzettino vesuviano | IGV

Energia elettrica a prezzi vantaggiosi, centinaia di esercizi commerciali truffati: 50enne in manette in provincia di Napoli (VIDEO)

Energia elettrica a prezzi vantaggiosi, centinaia di esercizi commerciali truffati: 50enne in manette in provincia di Napoli (VIDEO)

Truffa dell’energia elettrica: la guardia di finanza ha arrestato questa mattina un 50enne di Calvizzano, in provincia di Napoli. Per lui l’accusa è di truffa in danno di un fornitore nazionale di energia elettrica. Stando a quanto emerso dalle indagini l’uomo stipulava con le attività commerciali dei contratti a tariffe più vantaggiose trattenendo per sé il denaro per la fornitura. Per farlo aveva creato una serie di società di fornitura di energia elettrica.

Alle reali aziende erogatrici non pervenivano così più i pagamenti: oltre 180 esercizi commerciali sono finiti nella trappola accumulando morosità per circa 1 milione e 200mila euro. Per evitare i distacchi e le azioni legali il 50enne inviava alle vere società richieste di volture di contratto e/o distinte di pagamento contraffatte, attestanti il versamento degli insoluti.

Energia elettrica a prezzi vantaggiosi, centinaia di esercizi commerciali truffati: 50enne in manette in provincia di Napoli

Nei confronti del presunto truffatore la guardia di finanza ha eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura di Napoli Nord. Le indagini sono state avviate a seguito della querela sporta dal fornitore energetico nei confronti di un ex dipendente. Le fiamme gialle hanno ricostruito il modus operandi dell’indagato. Lo stesso, presentandosi ai titolari di diverse attività commerciali in qualità di agente di commercio di società esercenti attività di fornitura di energia e proponendo contratti a tariffe più vantaggiose rispetto a quelle in corso, induceva i clienti a sostituire l’Ente erogatore con una delle società a lui riferibili, assicurandosi la corresponsione del denaro per la fornitura del servizio.

L’indagato, dopo aver concluso il contratto con i clienti, richiedeva all’originario erogatore di energia l’attivazione di rapporti di fornitura, indicando come contraente le società a lui riferibili, direttamente o per interposta persona. E fornendo come Pod (Point of Delivery
– punti di fornitura) gli indirizzi ove insistevano i locali nella disponibilità dei clienti a cui aveva proposto tariffe più vantaggiose.

Morosità ammontanti complessivamente ad oltre 1,2 milioni di euro

Emergeva, inoltre, come l’indagato, interponendosi tra l’Ente erogatore ed i destinatari del servizio, conseguiva il risultato di far proseguire l’erogazione dell’energia presso le attività commerciali con le quali aveva concluso i contratti, trattenendo i corrispettivi regolarmente versati dagli ignari utenti, senza corrispondere alcunché all’Ente erogatore e generando, in tal modo, a loro carico, morosità molto elevate, ammontanti complessivamente ad oltre 1,2 milioni di euro.

Le indagini, inoltre, consentivano di accertare che l’indagato, per non concentrare i nuovi contratti con l’Ente erogatore su poche società, ne aveva costituito circa 15, stipulando oltre 400 contratti a prezzi convenienti per 182 punti di fornitura e che, per evitare le azioni di dunning o di distacco dell’energia elettrica che sarebbero state avviate dalla società di fornitura a causa delle morosità maturate dagli ignari contraenti, aveva inviato tempestivamente all’Ente erogatore richieste di volture di contratto e/o distinte di pagamento contraffatte, attestanti il versamento degli insoluti.

Exit mobile version