Eav, c’è la storica sentenza di condanna legata al Covid. Il giudice: “Obbligo di risarcire il danno per non aver distribuito i necessari DPI” durante il periodo più devastante della pandemia “al personale di esercizio del deposito di via Ferraris”. E’ quanto sancito dalle per certi versi storiche motivazioni della sentenza scritta dal giudice del Tribunale di Napoli, Francesco Armato, che ha così riconosciuto le responsabilità dell’azienda di trasporto regionale campana “per non aver distribuito i DPI durante l’emergenza sanitaria mondiale da COVID 19 al personale operatore di esercizio del deposito di via Galileo Ferraris”.

Sono state dunque riconosciute le denunce e le ragioni di tre lavoratori che, nello scorso mese di gennaio e assistiti dall’avvocato Giuseppe Marziale, avevano denunciato l’azienda unitamente alle presunte responsabilità del suo direttore generale Umberto De Gregorio: “Siamo stati ingiustamente sospesi dalla retribuzione e dal servizio per 15 giorni e, poi, trasferiti dal deposito di via Ferraris a quello di via nuova Agnano”. Il motivo? “Abbiamo semplicemente esplicitato all’azienda il nostro rifiuto di uscire alla guida dei bus senza aver ricevuto, dalla stessa Eav, i necessari dispositivi di protezione anti-Covid” confermano i tre autisti.

I FATTI

E’ il mese di marzo 2020, piena emergenza sanitaria da lockdown. Circa 15 autisti, tutti dipendenti, si rifiutano di mettersi alla guida dei bus Eav perché non avrebbero ricevuto i necessari dispositivi di protezione (Dpi) anti-Covid prescritti in un ordine di servizio firmato dallo stesso presidente Umberto De Gregorio. Da qui, Eav avvia il procedimento disciplinare nei confronti di soli tre dipendenti “ribelli”, che alla fine decidono di portare l’azienda in tribunale perché “colpiti” con una decurtazione del 50% dello stipendio mensile e con un trasferimento coatto della sede di lavoro da Napoli Centro ad Agnano.

Il ricorso dei tre lavoratori, adesso, è pienamente accolto. Il giudice ha infatti dichiarato “illegittimo il comportamento dell’Eav”. I tre dipendenti “erano in buona fede, rifiutandosi di lavorare senza le mascherine così motiva il giudice, proprio nei giorni in cui il virus da Covid-19 presentava una letalità prossima alla morte. Il giudice di Napoli ha quindi condannato l’azienda Eav a pagare i danni per tutti i comportamenti assunti: sanzioni disciplinari e trasferimento coatto.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteGiornata sicurezza informatica, al Primo Circolo di Pompei il “Safer internet day”
SuccessivoAcerra, oggi la decisione sul nuovo impianto rifiuti. Il vescovo Di Donna: “Non mi rassegno”
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.