“Il lavoro dovrebbe essere un diritto, una gioia, purtroppo per noi è diventato un tormento“: è uno dei passaggi della lettera inviata a tutte le istituzioni a firma del gruppo idonei del concorso per Oss bandito dall’ospedale policlinico “Luigi Vanvitelli” di Napoli. La protesta degli idonei va avanti ormai da diversi mesi. Nel luglio dello scorso anno emerse che la graduatoria di riferimento, che scadrà tra 18 mesi, risulterebbe “congelata” in favore di assunzioni pro-tempore tramite agenzie interinali o mediante contratti di collaborazione.
“Tenete conto della nostra graduatoria”: la lettera alle istituzioni degli idonei del concorso Oss dell’ospedale “Vanvitelli” di Napoli
“Con questa lettera – hanno scritto – ci appelliamo a tutte le Aziende del Ssr di tener conto della nostra graduatoria presente sulla piattaforma regionale Sinfpers e di attivare i meccanismi di convenzione in base all’art. 9 della legge n. 3 del 16/01/2003. Ci appelliamo a tutte le istituzioni campane per dar voce alla nostra disperazione. Il lavoro dovrebbe essere un diritto, una gioia. Purtroppo per noi è diventato un tormento. Tormento nel non sapere cosa sarà della nostra graduatoria e del nostro futuro.
Abbiamo superato un concorso. Abbiamo fatto tanti sacrifici, abbiamo studiato, abbiamo tolto del tempo alle nostre famiglie. Siamo mamme, siamo padri, siamo ragazzi con sogni da realizzare. Chiediamo semplicemente di poter lavorare e svolgere il nostro lavoro con professionalità, siamo risorse che la sanità campana potrebbe utilizzare. Siamo disposti a lavorare su tutto il territorio campano. Non chiediamo il lavoro sotto casa, non abbiamo
mille pretese ma semplicemente di lavorare e mettere in campo la nostra professionalità.
“Chiediamo di non essere dimenticati, di non essere solo un numero in graduatoria”
In questa lettera noi Oss Vanvitelli ci appelliamo ancora una volta. Chiediamo di non essere dimenticati, di non essere solo un numero in graduatoria ma chiediamo di attuare al più presto le convezioni con altre aziende ospedaliere. Tra 18 mesi la nostra graduatoria scadrà. Vi ringraziamo umilmente per averci dedicato queste poche righe, noi confidiamo nella vostra buona fede”.