Sono stati disposti gli arresti domiciliari, nella sua abitazione del Vomero, per Andrea Cozzolino, europarlamentare del Pd al quale ieri sera i finanzieri del Gico di Napoli hanno notificato il mandato d’arresto europeo emesso in Belgio nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta Qatargate.
Questo l’esito dell’udienza di convalida che si è tenuta oggi nel carcere di Poggioreale, dove Cozzolino era stato portato dopo l’arresto e dove ha trascorso la notte.
Pericolo di fuga “moderato” accolte le richiese dei legali
La Corte d’Appello di Napoli, giudice Gallucci, ha ritenuto “non valutabile la gravità indiziaria e la configurabilità secondo quanto contenuto nella segnalazione della corruzione ex art 318 cp”. I giudici hanno ritenuto “esistente pericolo di fuga moderato” ed hanno fissato per la decisione udienza ordinaria nella prossima settimana. L’udienza di convalida è durata complessivamente un paio di ore e vi ha preso parte anche il sostituto procurato generale Luigi Musto.
Accolta quindi la richiesta dei legali del politico napoletano, gli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte, che avevano chiesto la reimmissione in libertà dell’europarlamentare. “Abbiamo discusso con i giudici – ha aggiunto Ferraro al termine dell’udienza preliminare – Ci siamo opposti tanto alla gravità indiziaria, quanto al pericolo di fuga che secondo noi non sussiste”.
Martedì 14 febbraio l’udienza per l’estradizione in Belgio. Cozzolino si è opposto
“Cozzolino, provato dalla notte passata in carcere – hanno riferito gli avvocati – è comunque tranquillo e confida nella giustizia“. Martedì prossimo, 14 febbraio con inizio alle ore 11, si terrà l’udienza davanti alla Corte d’Appello di Napoli sulla richiesta di consegna dell’indagato all’autorità giudiziaria di Bruxelles, richiesta alla quale Cozzolino si è opposto. In quella sede, il team legale di Cozzolino si opporrà all’estradizione, dato che la tesi difensiva sostenuta è che i reati contestati non si configurano e quindi neanche il caso di estradizione.
“In relazione alla richiesta di estradizione – ha puntualizzato l’avvocato Ferraro – la procedura sarà decisamente più lunga”.
I legali in una nota: “Il mandato di arresto europeo è illegittimo e ingiusto”
I legali dell’europarlamentare scrivono in una nota che il mandato di arresto europeo emesso dalla procura generale belga per organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio, eseguito ieri dal Gico della Guardia di finanza nei confronti dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, “è illegittimo e ingiusto perchè si basa su un quadro indiziario del tutto evanescente e si fonda su mere presunzioni e sospetti, prive di riscontri oggettivi basilari per un’accusa di corruzione quali il dove, il quando, il quanto e il come, il cosa”.
Federico Conte e Dezio Ferraro i due legali dell’europarlamentare Pd hanno poi aggiuto: “Nel nostro ordinamento questo materiale non basterebbe a spedire neanche un avviso di garanzia. Sul piano delle esigenze cautelari, la Corte di Appello di Napoli ha riconosciuto che non vi è un serio pericolo di fuga, l’unico rilevante in questa fase, e ha concesso a Cozzolino di tornare a casa, con la misura gradata degli arresti domiciliari, visto da mesi ha chiesto, ripetutamente, di essere sentito dal Giudice, prima e dopo la revoca dell’immunità, e che è stato rintracciato dalla Guardia di Finanza nella sua città natale e di residenza, nel giro di una telefonata, mentre era ricoverato in una struttura sanitaria per accertamenti collegati alla sua risalente e documentata cardiopatia”.
Cozzolino, aggiungono, “è fermo nella sua volontà di ribadire la sua estraneità ai fatti e lo documenterà in tutte le sedi. Ma è ovviamente provato da una misura umiliante quanto immotivata, a maggior ragione per la disponibilità che egli ha sempre mostrato alla magistratura belga”.