A Pomigliano d’Arco è profonda crisi di maggioranza: nel pomeriggio del 14 febbraio due gruppi consiliari di maggioranza hanno pubblicato sulle rispettive pagine social due comunicati choc. Le civiche “Pomigliano 2020” e “Nuove generazioni per Pomigliano”, che alle ultime amministrative hanno sostenuto la candidatura dell’attuale sindaco Gianluca Del Mastro, hanno di fatto abbandonato la maggioranza. Le dichiarazioni contro “un’amministrazione fantasma” completamente distaccata dalla realtà cittadina e dai progetti presentati in campagna elettorale, fanno presagire che la giunta a guida Del Mastro sia giunta al capolinea.

Pomigliano d’Arco, è piena crisi politica: due civiche lasciano la maggioranza

Come già accennato, dalle pagine social del gruppo civico “Pomigliano 2020” e di “Nuove generazioni per Pomigliano” sono stati pubblicati due comunicati che lasciano intendere che un vento di crisi stia travolgendo l’amministrazione comunale. 
I consiglieri Marianna Manna e Antonio Toscano di Pomigliano 2020 hanno lanciato forti dichiarazioni di dissenso nei confronti di una maggioranza.

“Sono ormai trascorsi – hanno scritto da Pomigliano 2020 – oltre due anni dall’insediamento dell’amministrazione comunale, un percorso tanto impegnativo quanto difficile e controverso, ed un tempo necessario per maturare convinzioni e consapevolezze che è giusto, doveroso, condividere con la città. Sin dall’inizio della consiliatura il gruppo consiliare di Pomigliano 2020 ha mantenuto una posizione che, pur nella responsabilità e nella costante presenza istituzionale, cercasse di essere da pungolo per la maggioranza, con atti politici e sollevando temi concreti.

“Numerose questioni sollevate e non adeguatamente affrontate”

Tra le numerose questioni sollevate e non adeguatamente affrontate e quindi risolte: riorganizzazione della macchina comunale, adeguamento del piano traffico e del piano di mobilità sostenibile per una città in cui in alcune ore del giorno è impossibile circolare, internalizzazione del servizio di sosta a pagamento, maggiore rigore ed organizzazione nella gestione delle tematiche connesse al decoro urbano che passasse attraverso un’attenzione ed una cura maggiore del verde pubblico ed una seria riforma delle società partecipate che attualmente gestiscono servizi primari per la collettività.

Sul piano dell’azione politica e dell’assetto istituzionale, inoltre, abbiamo più volte chiesto, soprattutto all’esito delle ultime elezioni politiche che riportavano con severa oggettività un’affermazione marginale ed in alcuni casi gravemente deficitaria delle forze al governo della città, di assumere con urgenza misure di riassetto dell’apparato amministrativo in grado di portare nuova linfa nel governo cittadino, di avvicinare quanto più possibile la rappresentanza ai problemi e ai bisogni crescenti della città di Pomigliano, superando personalismi e operazioni di palazzo che hanno di fatto visto per troppo tempo la presenza nelle istituzioni di figure lontane dalla città, non riconoscibili e non riconosciute nemmeno da larga parte della maggioranza.

“Strenuo impegno e sacrificio dei singoli”

Dinnanzi a queste richieste, alle evidenze, allo strenuo impegno e sacrificio dei singoli nulla è stato fatto sul piano concreto ed ancor meno sul piano dell’interlocuzione politica, sovente ridotta a pochi intimi, a dilettantistiche geometrie di potere e di palazzo, senza avviare un’onesta riflessione sul destino della città di Pomigliano, che è innanzitutto nel cuore e nell’animo di chi la viva, di chi non può rimanere indifferente all’immobilismo, all’incapacità di gestire i processi, di adottare serie misure di contrasto alla diffusione di un’immagine negativa della nostra città, che lungi dal rappresentare il reale stato delle cose fa gioco solo e soltanto alle insopportabili manie di protagonismo di alcuni pezzi dell’amministrazione comunale.

Pur con fatica e non senza una profonda e talvolta dura riflessione, siamo pertanto addivenuti alla determinazione che non sussistano, ad oggi, le condizioni per sostenere con convinzione e coscienza la maggioranza del governo cittadino, non appartenendo a questo gruppo consiliare né bramosie né sterili giochi di potere, ma avendo ciascuno di noi come unico orizzonte della propria azione la città di Pomigliano d’Arco.

La dignità istituzionale e la credibilità politica sono le più importanti ed imprescindibili condizioni secondo le quali esercitare la nostra funzione di rappresentanza, legittimata dalla volontà popolare che nell’ottobre 2020 ci ha consegnato la responsabilità di governare Pomigliano d’Arco con onestà, trasparenza, rapidità nel pensiero, autorevolezza ed autorità nell’azione. Non possiamo tradire quest’impegno e quest’aspettativa restando indifferenti e complici a questo stallo in cui versa l’attuale amministrazione nell’esclusivo interesse della città.

Il consigliere Raffaele Sibilio il suo divorzio dalla giunta Del Mastro

Il consigliere Raffaele Sibilio, capogruppo di “Nuove generazioni per Pomigliano” ha lanciato un comunicato via social con dichiarazioni forti, confermando il suo distacco dalla maggioranza di Del Mastro. L’ex assessore all’Urbanistica, tra i fedelissimi dell’ex sindaco Raffaele Russo, alla vigilia delle ultime comunali non appoggiò la candidata a sindaco di Elvira Romano sancendo il suo divorzio da Russo appoggiando la candidatura di Del Mastro e contribuendo in buona parte, con il suo bacino elettorale, alla vittoria dell’attuale primo cittadino.

Lo stesso Sibilio a due anni di governo cittadino dell’attuale amministrazione, prende le distanze dalla giunta che governa la città disattendendo programmi e progetti presentati durante la campagna elettorale. Questo quanto dichiarato dal consigliere nel suo comunicato.

“Abbiamo più volte implorato una svolta”

“Nuove Generazioni per Pomigliano, da forza politica strutturata e radicata sul territorio, ha sostenuto lealmente per due anni l’operato dell’amministrazione in consiglio comunale, pur senza poter condividere sempre e partecipare appieno alla formazione di progetti ed obiettivi strategici dell’ente comunale.

Abbiamo più volte implorato una svolta dell’amministrazione in termini politici-programmatici ed operativi del suo operato, soprattutto alla luce dell’inadeguatezza dell’organizzazione dei lavori del consiglio comunale, che spesso non garantisce dignità ed agibilità ai consiglieri comunali tutti e che è lo specchio della mancanza del rispetto delle più elementari regole del contraddittorio necessario tra le forze politiche che amministrano una città e della scarsa tenuta della stessa maggioranza.

“Nessun ragionamento risolutivo si è mai intrapreso”

In realtà, ad oggi, nessun ragionamento risolutivo si è mai intrapreso con il giusto peso politico, ma si assiste al surreale avvicendarsi di assessori comunali senza che un adeguato dibattito sul necessario ricambio delle forze in campo fosse stato intrapreso in termini di rappresentatività politica e territoriale. Siamo convinti che la fase di stallo in cui ci troviamo derivi essenzialmente da quel mancato dialogo, da sempre ricercato in questi due anni anche tra le stesse forze politiche di maggioranza, che appare ad oggi difficile da superare.

La mancanza di una guida salda, assieme all’assenza di una adeguata consapevolezza sui temi principali per la città, ci impone di sentirci liberi da vincoli nel sostegno all’attuale maggioranza e di mettere al centro della nostra azione politica esclusivamente l’interesse della città”.

Dopo le due dichiarazioni dei due gruppi consiliari ancora nessuna controrisposta è pervenuta dalla casa comunale. Intanto con il passare delle ore l’intera cittadina attende con il fiato sospeso quale sarà la sorte della cittadina delle fabbriche e si chiede se davvero l’era Del Mastro sia giunta al capolinea e quale futuro si prospetta per la città.

Cinzia Porcaro

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