Parco del Vesuvio, nuovo colpo di scena: la semisconosciuta Anna Aurelio (Forza Italia) ora è in pole per la presidenza. Prosegue dunque il “teatrino” politico che da circa due mesi ruota intorno alla nomina del nuovo presidente. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha proposto ora Anna Aurelio, vicina a Forza Italia, per il tanto atteso e sospirato cambio della guardia al vertice del Parco. Forse, la scelta di De Luca mira a rompere il diktat voluto in casa centrodestra.

Parco del Vesuvio, nuovo colpo di scena: Anna Aurelio in pole per la presidenza

Il tutto dopo che il governatore, il 13 febbraio, aveva vinto un ricorso sul caso al Tar. I giudici amministrativi, quel giorno, avevano infatti dichiarato “l’illegittimità delle nomine dei due commissari straordinari degli Enti Parco del Vesuvio e del Cilento – effettuate dal Ministro dell’Ambiente senza l’attivazione dell’intesa con la Regione – ordinando al ministro di sottoporre una terna di nominativi” così come prevede la legge in tempo utile a consentire al presidente della Regione di esprimere l’intesa entro il 22 febbraio 2023 sulla nomina degli organi ordinari dei due Enti.

I nuovi nominativi erano stati individuati venerdì scorso dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. I tre nomi, tutti vicini a Forza Italia, per il Parco del Vesuvio, oltre a quello della Aurelio, erano quelli dell’avvocato penalista di Napoli, Mario Angelino, e del sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, già commissario del Parco dal 26 gennaio scorso. Una nomina, quella del primo cittadino, però mai digerita dal governatore “sceriffo”. Da qui, il successivo ricorso con annessa vittoria al Tar, che aveva poi intimato a Fratin di sottoporre al presidente della Regione una terna di nomi così come per il Parco del Cilento.

La situazione resta comunque in stand-by

Colpo di scena anche a Salerno, con il nome scelto dal presidente De Luca tra i candidati alla presidenza del Parco del Cilento. Il placet è andato a Giuseppe Coccorullo, inserito nella terna di nomi insieme all’attuale commissario del Parco, Marcello Feola, e all’ex vicesindaco di Castellabate, Luisa Maiuri (Fratelli d’Italia così come il commissario, ndr). La situazione resta comunque in stand-by, dato che spetterà sempre al Ministro Fratin ufficializzare le nomine dei due nuovi presidenti e avviare così, finalmente, le nuove attività dei parchi della Campania. La situazione di stallo, nel frattempo, alimenta polemiche e grosse tensioni.

“Le nomine dei presidenti ostaggio dei partiti che ritardano e litigano”

“Le nomine dei presidenti rispettivamente del Parco Nazionale del Cilento e del Vesuvio sono ostaggio dei partiti che ritardano e litigano, mentre servirebbe, ad horas, una guida” è l’ultimo commento espresso dal deputato Alessandro Caramiello, intervenuto ieri alla Camera. “In Campania stiamo assistendo all’ennesimo teatrino sulle nomine. Siamo difronte a dei partiti politici che stanno paralizzando due parchi nazionali, e in particolare quello del Vesuvio, siccome in Cilento sembrerebbe essere arrivato un nome definitivo.

Si tratta di parchi estremamente importanti per la mia regione, soprattutto quello del Vesuvio che riguarda 13 comuni e oltre 300 mila cittadini. Si tratta di una grande ricchezza per le sue eccellenze agroalimentari, biodiversità. Ma purtroppo – ha aggiunto Caramiello – come ben sappiamo nel 2017 la distruzione ha preso il sopravvento: si sono susseguiti incendi boschivi capaci di radere al suolo buona parte della macchia mediterranea del Gran cono, e si tratta letteralmente di una ferita ancora aperta perché a oggi non ci ha insegnato nulla, considerando i ritardi nel trovare una nomina adeguata”.

Salvatore Piro

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