Giustizia, il grido d’allarme arriva pure dai Tribunali di Torre Annunziata e di Napoli: “Carenza di personale, serve accelerare sulle riforme del Pnrr”. E’ quanto emerge, in modo drammatico, dall’ultimo rapporto relativo al “monitoraggio sull’efficienza dell’Ufficio per il Processo e sostenibilità degli obiettivi del recovery della giustizia” curato dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Il rapporto si sostanzia in un questionario rivolto ai 160 presidenti di Tribunale e dei Distretti di Corte d’Appello del territorio nazionale ai quali è stato somministrato un questionario in 53 domande: hanno risposto oltre il 40% dei dirigenti degli uffici giudiziari interpellati. Il rapporto tra le unità previste e quelle in servizio effettivo, al mese di settembre 2022, ha evidenziato una fortissima scopertura di personale pari al 25,11% di amministrativi e del 13,7% di magistrati.

Il grido d’allarme dai Tribunali di Torre Annunziata e di Napoli: “Carenza di personale, accelerare sul Pnrr”

“Le vacanze di organico oggi registrano percentuali allarmanti” certifica il Rapporto. Nondimeno allarmante è pure “la carenza del personale amministrativo ordinario, le cui drammatiche condizioni di lavoro acutizzano le rivendicazioni sindacali e ostacolano il migliore funzionamento delle cancellerie e delle segreterie”.

La quasi totalità degli uffici giudiziari oggetto dell’ultimo Rapporto curato della XIV Commissione Anm “non ha avuto una copertura completa” degli addetti all’Ufficio del Processo: un contingente di neo-assunti di 16.500 unità, con contratto della durata massima di due anni e sette mesi per il primo reclutamento e di due anni per il secondo, con lo scopo “di accompagnare e completare il processo” e la transizione digitale del sistema giudiziario nello sforzo di “abbattimento dell’arretrato (pari a circa il 21% delle cause nel solo settore civile, ndr) e di riduzione della durata dei procedimenti”.

Tutti obiettivi imposti dall’Unione Europea all’Italia e finanziati con i fondi UE del Pnrr. Il 21 febbraio 2022 sono stati immessi nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria 7.567 funzionari destinati a implementare l’Ufficio per il Processo. “Ne consegue che il numero di addetti all’Upp assegnati è inferiore rispetto a quanto originariamente previsto” sottolinea il rapporto Anm.

Il monitoraggio: è Sos a Napoli

Si è scelto di individuare tre distretti campione su tutto il territorio nazionale. Tra i distretti prescelti c’è anche quello di Napoli, dove in Corte d’Appello la percentuale di scopertura è pari al 9%; ancora più alta in Tribunale dove si attesta all’11% con 33 posti vacanti. Situazione grave pure a Torre Annunziata: 70 addetti previsti all’Upp, 11 posti scoperti, percentuale di vacanza quindi del 16%. Allarmanti anche le carenze d’organico registrate presso i Tribunali di Benevento, Nola e Avellino, che rispettivamente si attestano al 27%, 21%, 10%. “E’ assolutamente chiaro che l’insieme delle risorse a disposizione degli uffici giudiziari sono inadeguate a garantire gli obiettivi di Piano – conclude l’Anm – senza anche considerare e fronteggiare tali profonde criticità ormai sistemiche della Giustizia italiana”.

Le misure per correre ai ripari

Tra nuovi ingressi e stabilizzazioni, il 2023 vedrà migliaia di nuovi lavoratori nel comparto, dal ministero fino ai tribunali. Un ciclo di assunzioni, quindi, che porterà personale a tempo indeterminato a lavorare nella giustizia italiana. L’ultima notizia su questo versante è del 13 gennaio 2023, quando sul portale InPa è stato pubblicato il bando per un contingente di 791 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nell’Area funzionari dei ruoli del ministero della giustizia, di cui 360 per profili di funzionario della professionalità pedagogica, 413 funzionari della professionalità di servizio sociale e 18 conservatori da assegnare all’Ufficio archivi notarili.

E si tratta solo del primo bando che interesserà il settore. Secondo i dati riportati da Concorsando.it, sono attesi infatti avvisi per oltre 10mila posti. Ben 8.100 posti riguarderanno il nuovo maxi-concorso per l’Ufficio del Processo. Per attuare il progetto, del resto, sono già stati stanziati 2,2 miliardi di euro del Pnrr 2022. Il maxi concorso doveva essere pubblicato in Gazzetta nel 2024 ma, secondo le ultime novità, il bando verrà pubblicato nel 2023. Il concorso sarà riservato ai soli laureati in Giurisprudenza.

Salvatore Piro

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