Caos trasporti e danni incalcolabili al turismo, per il Movimento 5 Stelle sarebbe tutta colpa di Eav: “I turisti che visitano Pompei sono costretti a subire ogni giorno gli incalcolabili disagi del disastroso sistema di trasporto pubblico. La Circumvesuviana non solo non è all’altezza del nostro patrimonio culturale ma è anche un servizio inadeguato per i tanti pendolari che preferiscono sempre più l’auto ai treni, sempre più sovraffollati e soggetti a continue soppressioni e ritardi biblici”.

Pompei. Caos trasporti e danni al turismo, M5s: “Tutta colpa di Eav”

A dichiararlo senza mezzi termini alla Commissione Trasporti sono infatti i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello. “Le ricadute sulla qualità della vita di famiglie, lavoratori, studenti e dei tanti turisti che cercano di raggiungere Pompei, Ercolano e la penisola sorrentina sono enormi” hanno proseguito i due politici grillini.

“Comprendiamo le legittime preoccupazioni del direttore degli scavi di Pompei Gabriel Zuchtriegel – hanno proseguito – e auspichiamo che la lettera indirizzata a De Luca abbia effetti positivi. Purtroppo il sodalizio del governatore con il dirigente dell’Eav Umberto De Gregorio è indissolubile. Da tempo chiediamo le dimissioni o la rimozione del responsabile del trasporto pubblico regionale ma evidentemente questa amministrazione preferisce temperare pendolari e turisti con spostamenti quotidiani della speranza. L’era De Luca passerà alla storia anche per questo fallimento e per aver scelto di non porvi rimedio”.

Il rapporto Pendolaria 2023 di Legambiente certifica la Circumvesuviana tra le linee di trasporto peggiori d’Italia

Non a caso il rapporto pendolaria 2023 – confezionato da Legambiente – certifica come la Circumvesuviana sia tra le linee di trasporto peggiori d’Italia. A pesare è specialmente l’anzianità del parco rotabile di Eav (ex Circumvesuviane, Sepsa e MetroCampania NordEst) con 25 anni di media, contro meno di 18 anni per Trenitalia. Giocoforza, diminuisce pure il numero di persone che prende il treno e il trasporto pubblico locale, lasciando a casa l’auto.

In Campania (-43,9%), passando dal picco di 467.000 viaggi nel 2011 a circa 262.000 nel 2019. Un punto dolente per il trasporto ferroviario – sottolinea oggi Legambiente – “è l’inadeguata attenzione da parte delle Regioni. Nel 2021 gli stanziamenti sono stati, in media, pari allo 0,57% dei bilanci regionali, in miglioramento rispetto allo 0,34% registrato nel 2020, ma in diminuzione rispetto allo 0,65% del 2019“.

Il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile

Dall’altro lato c’è da dire che con la Legge di Bilancio 2022 è stato istituito il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile che ha una dotazione di 2 miliardi di euro per ridurre le emissioni climalteranti del settore dei trasporti con diverse azioni tra cui il rinnovo del parco circolante dei mezzi pubblici e la realizzazione di infrastrutture digitali per la gestione del traffico ferroviario. Per Legambiente gli assi prioritari su cui intervenire sono: Napoli – Reggio Calabria, Taranto – Reggio Calabria, Salerno – Taranto, Napoli – Bari, Palermo – Messina – Catania. Servono poi collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola e va potenziato il trasporto via nave.

“Il processo di riconversione dei trasporti in Italia – spiega Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – è fondamentale. Lo è se vogliamo rispettare gli obiettivi del Green Deal europeo, del taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050, visto che il settore è responsabile di oltre un quarto delle emissioni climalteranti italiane che, in valore assoluto, sono addirittura cresciute rispetto al 1990. Per questo è fondamentale invertire la rotta e puntare su importanti investimenti per la “cura del ferro” del nostro Paese, smettendola di rincorrere inutili opere come il Ponte sullo Stretto di Messina.

Occorre investire in servizi, treni moderni, interconnessioni tra i vari mezzi di trasporto e con la mobilità dolce, in linee ferroviarie urbane, suburbane ed extraurbane, potenziando il servizio dei treni regionali e Intercity. Al Ministro Matteo Salvini l’associazione ambientalista chiede di dedicare ai pendolari almeno la stessa attenzione che ha messo in questi mesi per il rilancio dei cantieri delle grandi opere”.

Salvatore Piro

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