Prima la stesa e lo scontro a fuoco tra due gruppi, con colpi di pistola esplosi contro un portone di un edificio abitato da pregiudicati a Castellammare di Stabia. Poi, nel cuore della notte, un motorino bruciato. È alta tensione al rione Moscarella, dove si teme una escalation criminale che potrebbe alimentare una nuova faida tra i clan stabiesi.

La stesa, lo scontro a fuoco, lo scooter incendiato: così la camorra rialza la testa a Castellammare

Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita, ma l’allarme resta alto tra i vicoli del rione. A temere il peggio sono anche gli inquirenti, intervenuti sul posto per effettuare tutti i rilievi del caso. Giornate di duro lavoro, quelle trascorsa dagli agenti del commissariato di polizia di Castellammare, agli ordini del primo dirigente Amalia Sorrentino, che hanno effettuato varie perquisizioni in abitazioni di pregiudicati del posto.

Alcuni dei quali sono stati sottoposti alla prova dello stube, per vedere se avessero sparato di recente. Si sta ricostruendo quanto accaduto in una notte di terrore. Si prova a fare chiarezza anche sullo scontro a fuoco, conseguente alla stesa, che avrebbe visto coinvolti i gruppi di due fazioni diverse. Ed è giallo anche su uno scooter Honda sh dato alle fiamme.

Lo scooter bruciato per non lasciare tracce agli inquirenti

Potrebbe trattarsi di un’altra intimidazione, o semplicemente potrebbe essere lo scooter utilizzato dal commando entrato in azione nel quartiere. Bruciato per non lasciare tracce agli inquirenti, almeno questa è un’altra pista seguita per dare una precisa chiave di lettura a quanto accaduto. A Moscarella è attivo da tempo il cosiddetto “Terzo Sistema”, ovvero il clan guidato da Raffaele Polito e Silverio Onorato, entrambi in carcere.

Proprio le ultime operazioni effettuate dalle forze dell’ordine, hanno decapitato la cosca che controlla l’attività di spaccio nel quartiere. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è proprio il rischio che possano essere saltati gli equilibri criminali. Tanto più che esistono precedenti inquietanti, proprio nella città stabiese. Nelle scorse settimane una bomba carta è esplosa all’esterno di un negozio di servizi privati, mentre risale ad inizio marzo il raid a colpi di pistola contro una tabaccheria di via Napoli.

Tornando alla scorsa notte, invece, le indagini su quanto accaduto sono appena all’inizio. Le ipotesi diverse. L’unica cosa certa è che la tensione è tornata alle stelle nei quartieri della camorra stabiese. E il clima che si respira in città è tutt’altro che rassicurante.

(Foto di repertorio riguardante un sequestro di armi al rione Moscarella)

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