Sì, contro la Lazio è stato probabilmente solo un caso: il Napoli batte anche l’Atalanta e si riprende 18 punti di vantaggio sul secondo posto. Se li riprende con una prova brillante, non la migliore della stagione, ma una di quelle a cui gli azzurri ci hanno ormai abituato.
Un 2-0 ad opera di un super Kvaratskhelia e Rrahmani, che segnano durante gli ultimi 30 giri di lancette, quando la partita iniziava ad assumere contorni pericolosi. Ma è bastata una Kvaramella del georgiano a indirizzare il match sui binari giusti.
Weekend perfetto per i partenopei, che vincono una partita per nulla scontata contro la bestia nera per eccellenza e festeggiano la clamorosa sconfitta dell’Inter a La Spezia. La ciliegina sulla torta è stato il mezzo scivolone della Lazio, che a Bologna si deve accontentare del pari e resta a 19 punti dalla capolista non riuscendo ad agganciare al secondo posto ai nerazzurri e a mettere in saccoccia tre punti essenziali in chiave Champions.
Infortunio a Meret ma Gollini all’altezza
Se c’è da trovare una nota stonata, è senza dubbio il fastidio al polso di Meret che ha costretto il friulano a rinunciare al match a pochi minuti dal fischio d’inizio. Tutto sommato, l’ex Gollini non ha assolutamente deluso all’esordio in maglia azzurra.
Attimi di paura anche per quanto riguarda Kim, che ha lasciato il campo per un piccolissimo infortunio. Spalletti ha però rassicurato tutti nel post-partita: il coreano, dopo aver disputato una partita straordinaria, sta bene.
Primo tempo non da impazzire
Primo tempo non da impazzire quello del Napoli, che prova a tenere il pallino del gioco, senza però riuscire a penetrare con decisione nell’area di rigore nerazzurra. Gli atalantini comunque non disdegnano ad affacciarsi quando possono nella metà campo del Napoli.
Nessuna occasione veramente degna di nota nella prima frazione: spesso si cerca l’imbucata per Osimhen, unica soluzione per scardinare il pressing intenso da parte dei bergamaschi. Il nigeriano si scontra però con una compatta difesa da parte della formazione lombarda.
Nel secondo tempo la capolista se ne va
Nella ripresa aumentano le chance a favore del Napoli, che aggiunge maggiore fluidità ad un gioco che nel primo tempo sembrava insufficiente, troppo spento.
La fiammella la accende Kvaratskhelia a suon di dribbling ubriacanti, ma anche Kim, il cui nome rimbomba sugli spalti del Maradona ad ogni intervento decisivo. E poi c’è Osimhen, a caccia del suo ventesimo gol in campionato, che però stavolta non arriva. Il gigante mascherato ci prova con una rovesciata e con un colpo di testa, senza trovare il gol per poco.
Il gol lo trova Kvaratskhelia, un vero e proprio capolavoro: il georgiano mette a sedere mezza difesa atalantina e insacca alle spalle di Musso. Un gol a dir poco straordinario di Kvara, che festeggia così la sua premiazione come miglior giocatore di febbraio.
E poi raddoppia Rrahmani: da calcio d’angolo il kosovaro salta più in alto di tutti e piazza la palla sul palo lontano. Un giocatore spesso oscurato da Kim, ma che allo stesso tempo continua a essere un perno di questo Napoli. E lo ha dimostrato ancora una volta in questo spettacolare pomeriggio Azzurro.
L’atmosfera sulle gradinate del Maradona è magica: le torce accese sugli spalti sono il quadro della grande bellezza. La bellezza di un popolo che aspetta solo di festeggiare. Bandiere, cori, fumogeni e striscioni sono la cornice che avvolge il tutto.
L’immaginazione ci permette di vivere in anticipo quel giorno atteso più di 30 anni. ‘E che sùccere…
Giuseppe Garofalo