Così si valorizzano gli Scavi di Stabia: presentazione dell'accordo il 16 marzo

Un patrimonio immenso quello degli Scavi di Stabia che abbraccia reperti e testimonianze uniche delle ville di età romana ubicate sul pianoro di Varano a Castellammare – oggi custoditi presso il Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – da valorizzare far conoscere e fruire sempre di più, al fine di evidenziare l’eccezionale valore storico e culturale di questi territori, la loro origine e storia.

Così si valorizzano gli Scavi di Stabia: presentazione dell’accordo il 16 marzo

È su queste basi che si fonda l’Accordo Quadro tra il Parco archeologico di Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – che raccoglie i reperti rinvenuti durante gli scavi di età borbonica – attraverso il quale si intende dar vita a progetti dedicati alla conoscenza e valorizzazione di questo patrimonio. Non solo attività di divulgazione, quali organizzazione di convegni, seminari e pubblicazioni, ma anche ricerca sui materiali e i loro contesti di provenienza e la creazione di un catalogo digitale dei reperti stabiani finalizzato ad una fruizione partecipata e digitale.

E soprattutto si partirà nell’immediato con il prestito di diverse opere che andranno ad arricchire il percorso espositivo del Museo Libero D’Orsi in fase di ampliamento, a cui seguiranno, secondo pianificazioni programmate nel tempo, mostre e percorsi culturali incrociati. Il 16 marzo alle ore 16 presso l’aula convegni di Palazzo Reale di Quisisana di Castellammare di Stabia si terrà la presentazione stampa dell’ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale stabiano, tra le cui attività e iniziative si inserisce l’Accordo Quadro con il Mann.

Nell’occasione saranno illustrati i dettagli dei progetti in corso

Saranno presenti il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, il direttore del Museo Nazionale Archeologico di Napoli Paolo Giulierini, la Commissione prefettizia costituita dal prefetto Raffaele Cannizzaro, dal viceprefetto Mauro Passerotti e da Rosa Valentino.

Nell’occasione saranno illustrati i dettagli dei progetti in corso su tutta l’area archeologica di Stabia e gli interventi già avviati presso la Reggia di Quisisana, tra cui l’ampliamento del Museo Libero D’Orsi, l’allestimento dei depositi archeologici e il restauro della Torre Colombaia, resi possibili grazie all’Accordo di valorizzazione, conseguito nel 2019 tra il Parco Archeologico di Pompei e il Comune di Castellammare di Stabia.

Saranno rese note le azioni strategiche e il piano di gestione

Saranno al riguardo rese note le azioni strategiche e il piano di gestione che le due istituzioni hanno pianificato, congiuntamente all’avvio dei numerosi progetti che interessano quello che si avvia a divenire un importante polo culturale del territorio.

Alle 17 seguirà la conferenza “Stabiae, luogo delle due scoperte” organizzata dal “Comitato per gli scavi di Stabia fondato dal 1950”, primo incontro dei “Dialoghi di Quisisana”, rassegna di eventi culturali e iniziative letterarie, che si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione, a cura dalla dott.ssa Maria Rispoli, responsabile del Museo, previsto a partire da quest’estate in vista della riapertura e inaugurazione del nuovo percorso espositivo. I due direttori, Gabriel Zuchtriegel e Paolo Giulierini dialogheranno in un confronto sulle radici storico-culturali del territorio stabiano tra passato e presente. L’incontro è moderato dal giornalista Antonio Ferrara.

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