Irrompono in un’agenzia di scommesse di Piano di Sorrento e costringono gli addetti ad effettuare decine di giocate senza il relativo pagamento: arrestate dai carabinieri tre persone tra Arzano e Melito di Napoli. I militari hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere per uno dei tre indagati e degli arresti domiciliari per i restanti due, uno dei quali con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina. I tre sono indagati per estorsione aggravata.
Piano di Sorrento, minacciano i dipendenti di un centro scommesse: tre arresti
La persona offesa dal reato, dipendente di un punto scommesse sito a Piano di Sorrento, in data 2 novembre 2022, si era recata presso la stazione carabinieri per denunciare che, il giorno precedente, tre individui a lui sconosciuti, entrati nei locali della citata agenzia nel corso del suo turno di lavoro, lo avevano costretto ad effettuare una serie di 31 giocate senza corrispondere il relativo pagamento, pari complessivamente a 3.360 euro, procurandosi, inoltre, l’ulteriore ingiusto profitto di 100 euro, costituito dalla differenza tra l’importo delle prime 21 giocate effettuate e la vincita di alcune di esse.
Tale costrizione sarebbe avvenuta mediante minacce verbali, rivolte con tono perentorio, che avrebbero ingenerato nel denunciante, nonché nel collega che al suo fianco stava assistendo alla scena, un concreto timore per la propria incolumità.
Le indagini mediante l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza
Le indagini, svolte mediante l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona e con altre successive attività di investigazione, hanno consentito ai carabinieri della stazione di Piano di Sorrento di pervenire con elevata probabilità all’identificazione degli autori del reato negli odierni arrestati, i quali, nella data in cui è stato perpetrato il delitto, si trovavano nel luogo di commissione dello stesso, venendo altresì riconosciuti dalla vittima a seguito di individuazione fotografica.
All’esito delle formalità di rito, l’indagato destinatario della custodia cautelare in carcere è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale, mentre gli altri due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.