Sarebbe stato soffocato con una sciarpa il piccolo Francesco, il bimbo di Torre del Greco, ucciso a due anni e mezzo il 2 gennaio 2022. Il piccolo fu ritrovato tra le braccia della madre in mare, a circa venti metri dalla riva, nei pressi di una scogliera in località “La Scala”. La prima svolta nella vicenda, raccontata questa mattina dal quotidiano “Il Mattino”, è arrivata durante l’ultima udienza per l’omicidio di Francesco che vede come unica imputata dinanzi alla Corte d’Assise di Napoli la madre, la 42enne Adalgisa Gamba.
Torre del Greco, il piccolo Francesco soffocato con una sciarpa: l’udienza a Napoli
In aula c’era anche il padre del bambino. L’uomo si è costituito parte civile. Ieri in aula sono stati ascoltati i sommozzatori che perlustrarono il tratto di mare la mattina dopo la tragedia e il capitano Livia Lombardi, che ha curato le indagini scientifiche su delega della Procura di Torre Annunziata. Durante l’autopsia erano stati recuperati filamenti di cotone e granuli di amido.
“Filamenti e granuli già presenti probabilmente sulla sciarpa in poliestere”
“Corpi estranei dovuti a ciò che viene chiamato transfer secondario – ha spiegato la testimone – cioè filamenti e granuli già presenti probabilmente sulla sciarpa in poliestere, tessuto che non rilascia fibre in caso di soffocamento“. La sciarpa era stata trovata in mare, mentre il cellulare della donna era stato “probabilmente lanciato” tra gli scogli per non farlo ritrovare.