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Castellammare, minaccia e picchia un militare: nei guai un 25enne

Insieme a due complici, avrebbe minacciato e picchiato un militare della guardia di finanza, che lo aveva fermato ad un posto di blocco nel Cilento per un controllo. Nei guai è finito il 25enne stabiese Carlo Michele Omobono (già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di stupefacenti), denunciato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Il giovane di Castellammare è accusato, in concorso con due complici, dei reati di lesioni personali aggravate (dall’aver agito, ovviamente, ai danni di ufficiali di polizia giudiziaria) e di lesioni e minacce a pubblico ufficiale.

Castellammare, minaccia e picchia un militare: nei guai un 25enne

Altri due giovani residenti ad Agropoli (in provincia di Salerno) sono stati invece sottoposti al divieto di dimora nel loro comune: si tratta di Carmine Pierro (18 anni) e Armando Tedesco (19). I fatti risalgono allo scorso settembre, quando una pattuglia di finanzieri fu aggredita mentre era intenta ad effettuare dei controlli sul territorio di Agropoli. Omobono, Pierro e Tedesco erano appena usciti da un ristorante, quando furono fermati dai baschi verdi, impegnati in controlli di routine in materia di regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali.

Secondo quanto ricostruito, durante le operazioni di servizio, un terzo soggetto si è improvvisamente scagliato con violenza e frasi minacciose verso i finanzieri. Nel tentativo di immobilizzarlo, i militari sono stati ostacolati dall’altrettanto violenta reazione dei ragazzi, permettendo così alla persona aggressiva di fuggire senza essere immediatamente identificata.

L’episodio il 23 settembre scorso

Il 23 settembre scorso due finanzieri, entrambi alle dipendenze della compagnia di Agropoli, stavano procedendo all’identificazione di Omobono, già noto alle forze dell’ordine – fu coinvolto in “Brown Sugar”, il blitz antidroga d’ottobre 2020 volto a sgominare una rete di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti tra Agropoli, Giungano e la casertana San Marcellino –, finendo così colpiti da calci e pugni. Prognosi di 15 giorni per i due finanzieri.

Omobono sarebbe arrivato a mostrare le parti intime alle fiamme gialle, rivolgendo al loro indirizzo pesanti insulti. “I document mi dat vui a me”, avrebbe detto ai finanzieri. E poi “Vi sfondo, vi sparo in mocc, v’accir”. Da qui le indagini, avviate dai finanzieri coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Vallo Della Lucania.

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