Scarcerato Giuseppe Pesacane, il presunto ras di Boscoreale ottiene stavolta i domiciliari. Il provvedimento è stato appena firmato dal gip del Tribunale di Torre Annunziata. Giuseppe Pesacane, 64 anni, difeso dal’avvocato Antonio Usiello e ritenuto essere dagli investigatori il vecchio capo del clan egemone tra Boscoreale e Scafati, era nuovamente finito in cella lo scorso 16 febbraio con l’accusa di aver violato per 4 volte il regime di sorveglianza speciale al quale era stato sottoposto dopo 11 anni di galera trascorsi, fino al 2021, nel carcere di massima sicurezza di Opera in provincia di Milano.

Boscoreale, scarcerato il ras: Giuseppe Pesacane torna ai domiciliari

Il presunto ras era infatti ritenuto colpevole di associazione mafiosa, estorsioni, traffico internazionale di stupefacenti. Eclatante fu il suo primo arresto quando, all’epoca ancora latitante, fu braccato dalle forze dell’ordine a Coccaglio, nel bresciano. Ad arrestarlo, il 23 agosto 2007, furono i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata e quelli della Compagnia di Chiari. Pesacane era latitante da molti mesi, sfuggiva a un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 14 marzo 2007 dal Tribunale di Torre Annunziata.

Il presunto tentativo di estorsione commesso in concorso ai danni di un’impresa

Un provvedimento che lo condannava a 12 anni di galera anche per associazione a delinquere di stampo mafioso. Quando i militari riuscirono a braccarlo, Giuseppe Pesacane aveva con sé un documento falso. Due anni fa, Giuseppe Pesacane ha subito un’altra condanna (non definitiva, ndr) per un presunto tentativo di estorsione aggravata commessa in concorso ai danni di un’impresa con cantiere nella città di Boscoreale: due anni e sei mesi. L’accusa aveva però chiesto ai suoi danni ben otto anni di reclusione.

Salvatore Piro

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