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Due giovani detenuti di 22 anni sono evasi dal carcere minorile di Airola: “Carenza strutturale e mancanza di personale”

Due giovani detenuti di 22 anni sono evasi dal carcere minorile di Airola: "Carenza strutturale e mancanza di personale"

Ieri notte due giovani detenuti di 22 anni sono evasi dal carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento. Ne dà notizia il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello. “Ho parlato recentemente con loro – spiega -: una precarietà sociale, affettiva e familiare li ha condizionati, certo una vita difficile non può essere né una colpa né un alibi ma richiamano comunque alla responsabilità più soggetti e più istituzioni.

Però adesso nessuna controriforma sul sistema penale minorile, tornando a limitare a 21 anni (anziché 25 attuali) l’età dei detenuti che possono scontare la pena negli Ipm. Certo in alcuni istituti minorili, dove ci sono state le recenti evasioni, c’è stata una devastante combinazione di carenza strutturale, mancanza di personale e direttori stabili”.

Due giovani detenuti di 22 anni sono evasi dal carcere minorile di Airola: “Carenza strutturale e mancanza di personale”

“È notorio da tempo – aggiunge il garante -, è stato denunciato a più riprese e in diversi modi che la struttura conventuale del carcere minorile di Airola è una struttura friabile, vetusta, che ha bisogno di lavori di ristrutturazione. Non è la prima volta che c’è un’evasione. La direzione del carcere, il comandante e io stesso da mesi abbiamo denunciato la mancanza all’interno della struttura di un sistema di videosorveglianza in tempo reale. Nel carcere non c’è un addetto alla sala regia.

In nottata c’erano quattro agenti, di cui uno addetto alla portineria. È chiaro che c’è il rischio che i tanti progetti di inclusione sociale sul territorio e iniziative lodevoli all’interno della struttura possono essere vanificate da tali episodi come risulta da stigmatizzare chi pensa di utilizzare tali episodi per chiudere il carcere ed iniziare i lavori di ristrutturazione”.

“Necessità di ripensare le modalità di esecuzione della pena”

“Il 29 e 30 marzo è già prevista una mia visita agli Istituti per minori di Nisida e Airola, insieme al capo dipartimento Antonio Sangermano, e al carcere di Secondigliano, con il provveditore regionale Lucia Castellano. L’evasione, avvenuta nelle prime ore di oggi dall’Ipm beneventano, conferma la necessità di ripensare le modalità di esecuzione della pena e del trattamento dei detenuti minorenni e giovani adulti, riservando una particolare attenzione al tema del personale di sorveglianza.

Auspico che i due evasi possano presto rientrare nell’Istituto, come già accaduto in occasione di precedenti allontanamenti. Per raggiungere questo obiettivo le Forze di Polizia e le competenti autorità sono al lavoro. Confermo che, a margine dei sopralluoghi previsti a Nisida, Airola e Secondigliano, incontrerò i rappresentati delle sigle sindacali della Polizia Penitenziaria”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari.

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