Castellammare, professoressa aggredita a scuola: al

Un episodio inaccettabile, che conferma il quadro di degrado e povertà sociale e culturale in cui versa la Scuola Italiana. Una docente vittima di un aggressione tra le mura della propria scuola da un genitore scontento dei voti dati alla propria figlia dalla docente. E quindi “daje alla prof“: i voti sono “troppo bassi” e allora pugni e schiaffi alla docente che si è permessa di non mettere a tutti un bel “nove”, e buonanotte allo studio, alla preparazione e al “merito”.

Vittima dell’inaudita aggressione Lucia Celotto, una professoressa del liceo classico Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, ieri mattina all’interno dell’istituto.

Schiaffi e insulti durante la lezione nella succursale di via Virgilio del Liceo Plinio Seniore

L’aggressione sarebbe avvenuta nella succursale di via Virgilio, davanti agli altri studenti. La professoressa Celotto stava tenendo lezione di inglese nella IA, quando ha sentito bussare alla porta. L’insegnante ha aperto trovandosi di fronte una donna che ha cominciato subito ad inveire contro di lei.

La donna, nella ricostruzione, ha afferrato per i capelli la docente e l’ha colpita con schiaffi al volto tra diversi insulti. L’intervento del personale della scuola ha evitato il peggio. Una presunta disparità di trattamento nei voti rispetto a quelli assegnati agli altri allievi sarebbe stata la motivazione dell’ira della donna. La madre dell’alunna si era già lamentata in precedenza con la scuola del metro di valutazione a suo dire troppo severo da parte della professoressa.

La professoressa Celotto, dopo aver subito l’aggressione, si è recata in ospedale per farsi curare e ha poi denunciato il tutto alle forze dell’ordine.

La condanna della collega e sindacalista della Flc Cgil

“Un episodio davvero increscioso, un’aggressione fisica sul posto di lavoro”, sottolinea una collega della docente aggredita, Valeria Longobardi, sindacalista della Flc Cgil, in una lettera inviata alla dirigente scolastica dell’istituto, Fortunella Santaniello, e alla rsu del liceo classico.

“L’aggressione della collega – aggiunge Longobardi – non è un caso isolato nella scuola del post pandemia, dove spesso si verificano episodi di violenza nelle scuole a danno dei docenti, ma anche del personale Ata: la scuola, che dovrebbe essere comunità, è sempre più spesso lacerata tra le sue componenti (dirigenti contro docenti, famiglie alleate con i dirigenti contro i docenti o viceversa). Troppa confusione e troppa conflittualità nelle scuole. Non si può continuare così. E un danno per tutti, per i ragazzi soprattutto che questa conflittualità la percepiscono, spesso la sfruttano a proprio vantaggio, come quando due genitori non vanno d’accordo”.

Il tweet del ministro dell’Istruzione: “Docenti e presidi non saranno lasciati soli”

“La mia solidarietà alla professoressa Lucia Celotto. Dobbiamo tutti insieme ricostruire un patto educativo che unisca genitori, studenti e docenti”. Lo scrive in un tweet il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riferendosi alla docente del liceo di Castellammare di Stabia.

Il ministro ha puntualizzato che di fronte a questo preoccupante susseguirsi di aggressioni ai danni del personale della scuola, il ministero dell’Istruzione e del Merito valuterà i presupposti per proporre una costituzione di parte civile, eventualmente lamentando anche un danno d’immagine all’Amministrazione.

“Docenti e presidi non saranno lasciati soli”, ha concluso il titolare di viale Trastevere, secondo il quale “dobbiamo tutti insieme ricostruire un patto educativo che unisca genitori, studenti e docenti”.

Da poco più di un mese Valditara ha anche deciso che potrà essere un avvocato dello Stato ad assumere la difesa nelle cause civile e penali in modo che gli insegnanti aggrediti non debbano pagare un legale a proprie spese. In una circolare inviata ai dirigenti scolastici questi ultimi sono invitati a segnalare tempestivamente gli episodi di violenza agli Uffici scolastici regionali, che valuteranno la segnalazione e la inoltreranno al ministero.

Ferma condanna dall’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino

Tolleranza zero per una violenza inspiegabile e per l’assurda deriva che attanaglia la nostra società”, ha affermato Gaetano Cimmino.

“La mia solidarietà – ha aggiunto – va all’insegnante del liceo Plinio Seniore, picchiata da un genitore che contestava un voto basso alla figlia. E va anche ad un istituto scolastico che rappresenta un’eccellenza per l’istruzione a livello regionale e nazionale, un punto di riferimento per la formazione di tanti professionisti, grazie anche alla sapiente guida della dirigente scolastica Fortunella Santaniello che si prodiga ogni giorno per valorizzare il nostro storico liceo.

Non è possibile al giorno d’oggi ritrovarsi ad andare a scuola e svolgere il proprio lavoro di insegnanti “in trincea”, subendo le mancanze di rispetto e persino la violenza da parte di alcuni studenti e, in certi casi, anche di qualche genitore.

Il rapporto scuola-famiglia – ha concluso Cimmino – deve essere incentrato sull’esigenza di contribuire alla crescita e alla formazione dei giovani e non può essere minato da atti di incredibile immaturità e mancanze di rispetto che sfociano nella violenza e nella barbarie”.

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