Omicidio in strada a Torre Annunziata, dove la guerra tra clan non è mai finita: sospesa sopita, ripresa e continuata. A cadere sotto i colpi di arma da fuoco dei killer è stato Raffaele Malvone, 29 anni (30 li avrebbe compiuti il prossimo 31 agosto), del rione Penniniello, ucciso mentre si trovava all’esterno di una salumeria in via Plinio.
L’agguato è avvenuto poco dopo le 13 di oggi, domenica 26 marzo. Tre i colpi sparati contro il 29enne: ad esploderli sono state due sicari giunti sul posto a bordo di uno scooter e fuggiti via subito dopo.
Malvone, pluripregiudicato considerato vicino al clan Gallo-Cavalieri, è deceduto in ambulanza mentre veniva trasportato d’urgenza all’ospedale di Castellammare di Stabia.
Chi era la vittima
Era stato scarcerato da circa un anno Raffaele Malvone: era rimasto coinvolto nell’operazione ”Mano nera”, che portò prima all’arresto e poi alla condanna in Cassazione di una cinquantina di soggetti ritenuti vicini alle due principali organizzazioni criminali che operano nel territorio oplontino, accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di droga.
In particolare Malvone fu condannato in Cassazione, nell’aprile del 2018, a otto anni di reclusione.
Agguato mirato, di chiaro stampo criminale
Quello contro di lui appare un agguato mirato, di chiaro stampo criminale: chi è entrato in azione non ha badato alla vicinanza di un esercizio commerciale ancora aperto all’ora del raid armato, né alla presenza di altri esercizi attivi anche di domenica e soprattutto di diversi avventori.
La polizia ha effettuato i rilievi del caso, chiudendo la strada, alla ricerca di elementi utili per risalire agli autori del raid. Potrebbero essere state sequestrate anche le immagini di videosorveglianza dei sistemi privati presenti in zona.
L’omicidio risposta al ferimento di un uomo dei Gionta. E’ guerra a Torre Annunziata
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, anche quello di una possibile risposta ad un altro agguato avvenuto nella tarda serata di lunedì scorso nella zona posta a ridosso del cimitero, nel quale era rimasto gravemente ferito Luigi Guarro, 44 anni, diversi precedenti alle spalle e considerato vicino al clan Gionta.
Torre Annunziata, agguato contro un uomo del clan Gionta: ferito 44enne
L’uomo era stato raggiunto da più colpi di arma da fuoco, uno dei quali aveva attraversato la nuca, scampando però miracolosamente alla morte. È evidente che chi era entrato in azione in via Torretta di Siena, a inizio settimana, l’aveva fatto per uccidere. La risposta potrebbe essere arrivata in questa prima domenica di primavera.
Si segue anche la pista dell’epurazione interna
Malvone, un tempo vicino ai Gionta, era ora un elemento di spicco dei Gallo-Cavaliere, anche per una parentela con Francesco Gallo detto Pisiello, il boss che mise a disposizione della fiction Gomorra la sua lussuosa villa.
Non ci sono tracce decisive sul movente dell’agguato, ma potrebbe essere una epurazione interna. Difficile, secondo gli investigatori, ritenere che si sia riaccesa la faida con i Gionta detti ‘i Valentini’.
Indagano sull’accaduto gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato oplontino.