Terrorismo, ordigno contro il consolato greco Napoli: arrestato un giovane che si addestrava sul web

La polizia di stato ha arrestato questa mattina un giovane appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista partenopea in relazione all’attentato con un ordigno al consolato onorario greco di Napoli avvenuto nel 2021. La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip partenopeo. L’indagato, insieme a un complice, avrebbe organizzato l’attacco utilizzando un ordigno di tipo improvvisato e di fabbricazione illegale composto da un artificio pirotecnico esplodente chiamato “Rambo” assemblato con carta gommata e una bomboletta spray di deodorante.

Terrorismo, ordigno contro il consolato greco Napoli: arrestato un giovane che si addestrava sul web

La deflagrazione ha causato danni sia dirompenti che incendiarie alla sede consolare napoletana in Corso Vittorio Emanuele 86. L’indagato è stato accusato di aver agito con l’aggravante di finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. In particolare, si è ipotizzato che il suo obiettivo fosse di destabilizzare le istituzioni della Grecia e di costringerle a modificare le decisioni relative al trattamento carcerario dei condannati per delitti legati al terrorismo.

L’anarchico si era addestrato da solo e, attraverso internet e i social web, aveva imparato la preparazione e l’uso di materiali esplosivi, armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche o batteriologiche nocive o pericolose, nonché tecniche per compiere atti di violenza o sabotaggio di servizi pubblici essenziali. Insieme a complici da identificare, ha portato e assemblato la bomba artigianale.

La campagna anarchica di solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris Koufondinas

L’attentato, sebbene mai rivendicato, appariva immediatamente riconducibile alla galassia anarco-insurrezionalista sia per le modalità di svolgimento e la tipologia dell’ordigno utilizzato, sia per l’esistenza, in quel periodo, di una campagna anarchica di solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris Koufondinas, ex membro del sodalizio terroristico greco “17 novembre”, detenuto presso le carceri greche in sciopero della fame. L’indagato e un’altra persona, vestiti di nero, sono arrivati nei pressi del consolato indossando sempre una mascherina a protezione del naso e della bocca.

Alle indagini ha contribuito una approfondita visione di immagini di telecamere, e accertamenti eseguiti presso la Sezione Indagini Elettroniche della IV Divisione del Servizio Polizia Scientifica, nonché analisi del traffico telefonico in uso all’anarchico. Le indagini effettuate hanno permesso di ipotizzare anche il luogo esatto, prossimo al Consolato, presso il quale l’indagato e il complice hanno indossato indumenti di copertura totalmente neri per non essere individuati dalle forze dell’ordine.

Gran parte dell’abbigliamento indossato dall’arrestato è stato trovato in una perquisizione domiciliare effettuata a suo carico il 26 maggio 2022, nel corso della quale venne sequestrato anche lo smartphone a lui in uso, consentendo poi di reperire all’interno del dispositivo materiale informatico di interesse in materia di armi, di esplosivi e loro confezionamento, di tecniche di guerriglia urbana e sabotaggi, nonché documentazione anarchica.

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