Successo di pubblico e di critica per l’anteprima della mostra “Maradona, il genio ribelle” inaugurata sabato primo aprile alle ore 19.30 a Pompei, nel Museo Temporaneo della sede comunale di Palazzo De Fusco, in piazza Bartolo Longo. Illustri gli ospiti che hanno presenziato alla kermesse, aperta dal taglio del nastro affidato come da tradizione al sindaco Carmine Lo Sapio.

Presente tra gli altri, infatti, accanto al sindaco di Pompei, anche Corrado Ferlaino, l’ex presidente del Napoli che riuscì a portare l’indimenticato Pibe de Oro a Napoli nell’estate del 1984 per poi conquistare due scudetti e una Coppa Uefa.

“Maradona, il genio ribelle”, a Pompei la mostra dedicata al Pibe de Oro (FOTO e VIDEO)

La mostra, che sarà aperta gratuitamente al pubblico da domenica 2 aprile fino al 9 giugno, ha l’ambizioso scopo di raccontare ciò che Maradona è stato per il Napoli, per la città partenopea e anche per Pompei. Sono 140 i più suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e circa 100 cimeli originali del campione argentino, tra magliette, scarpe, tute, prestati per l’occasione dal Museo Vignati al Museo di Pompei. Tra i cimeli più ammirati c’è anche la camicia a righe indossata dal Pibe De Oro al momento del suo arrivo nella città di Napoli, poco prima di salire le scalette dell’allora stadio San Paolo, era il 5 luglio 1984.

“L’etichetta di genio ribelle si lega alla stessa figura di riscatto sociale che Diego portava con sé”

I curatori della mostra, in conferenza stampa, hanno sottolineato: “L’etichetta di genio ribelle si lega alla stessa figura di riscatto sociale che Diego portava con sé, essendo stato un personaggio fuori dal comune che ha saputo conquistare il cuore di molte persone in tutto il mondo. Questo sguardo esclusivo sulla vita di Maradona si colloca tra le mostre più complete mai realizzate”. Le fotografie di Sergio Siano, in effetti, hanno immortalato le più decisive gesta atletiche di Diego Maradona per le vittorie del Napoli, ma anche i suoi momenti più “intimi” in cui El Pibe de Oro rimaneva ad allenarsi da solo al Centro Paradiso. Tra i cimeli che resteranno in mostra a Pompei, fino al 9 giugno, anche il pallone del Mundial ’86.

Salvatore Piro

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