Si sarebbe trattato di un incidente figlio dell’imprudenza e di un pizzico di incoscienza. E’ quanto accaduto a Casalnuovo in via Giovanni Falcone, nella frazione di Licignano, all’interno di uno stabilimento industriale in disuso. Tutto è avvenuto nell’area che una volta ospitava l’insediamento industriale Pibigas-Eridania. La zona è caratterizzata dalla presenza di diverse aree come quella dove si è verificato l’incidente. Ovviamente nella ricostruzione della dinamica dei fatti si seguono tutte le piste, ma quella privilegiata appare essere la bravata. Un gesto avventato, apparentemente senza motivo se non quello di sfidare la noia in una domenica sera di provincia, è finito in tragedia.

Il giovane è morto cadendo da un capannone sul quale sembra si era imprudentemente arrampicato. Ed è proprio all’interno del capannone che, ieri sera verso le 21, è stato rinvenuto il cadavere di A.D.R. un giovanissimo, diciassettenne anni. Sul posto sono intervenuti rapidamente i soccorsi sanitari, ma per il giovane non c’era più nulla da fare.

Secondo una prima ricostruzione, ma saranno le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna a provare a dare un quadro più preciso di quanto accaduto, il minore era in compagnia di due amici e mentre si trovava sul tetto della struttura industriale, un pannello di plastica avrebbe ceduto sotto al suo peso. Il giovane sarebbe quindi precipitato e morto sul colpo per l’impatto.

Ad allertare i soccorsi sono stati i due amici della vittima. Al momento si ritiene che i tre non fossero saliti sul capannone per una sfida, o per qualche altro gioco azzardato. Sarebbe stato piuttosto un gesto estemporaneo, una bravata, alla fine però costata una giovane vita.

Sull’accaduto sono ancora in corso indagini dei carabinieri di Castello di Cisterna che hanno ascoltato i due testimoni oculari, rimasti impietriti davanti alla tragedia.

Il 17enne morto era incensurato, abitava ad Acerra, non andava a scuola e guadagnava qualcosa svolgendo lavori saltuari. Nell’area dello zuccherificio, nel 2011, perse la vita un 14enne, anche lui precipitato da un’altezza di 10 metri a causa del cedimento del lucernaio. Con altri quattro ragazzini si era introdotto lì per giocare a pallone.

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