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Ercolano, tenta di uccidere la convivente dopo una lite investendola per due volte con l’auto: arrestato 43enne di Casoria

Ercolano, tenta di uccidere la convivente dopo una lite investendola per due volte con l'auto: arrestato 43enne di Casoria

Avrebbe tentato di uccidere la convivente investendola per due volte con l’auto dopo una lite scoppiata in una stradina cieca alle pendici del Vesuvio, sul territorio di Ercolano: per questo motivo i carabinieri hanno rintracciato ed arrestato a Casalecchio del Reno, in provincia di Bologna, Q. V., 43enne di Casoria.

Ercolano, tenta di uccidere la convivente dopo una lite investendola per due volte con l’auto: arrestato 43enne di Casoria

I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea. L’uomo è indagato per tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto la notte di Capodanno 2023, alle ore 3 circa ad Ercolano.

La coppia si trovava alle pendici del Vesuvio quando, dopo una violenta lite, la donna è scesa dall’auto e si è distesa a terra per impedire al 43enne di andare via. L’uomo ha quindi investito la convivente per due volte passandole sopra con il veicolo. La donna, estratta da sotto al veicolo dove era rimasta incastrata, è stata quindi trasportata in ospedale in codice rosso. Qui le sono stati riscontrati gravi traumi. L’uomo, falsamente, ha denunciato un tentativo di rapina asserendo che aveva involontariamente investito la compagna, scesa dall’auto e nascostasi dietro il veicolo, per scappare.

La donna ha confermato l’inverosimile versione della rapina

Le indagini trovavano rilevanti difficoltà nel muro di omertà esistente sul territorio atteso che tutti i presenti si dileguavano all’arrivo dei carabinieri e alcuna persona forniva contributi utili alle investigazioni. Anche la persona offesa, sentita giorni dopo presso l’ospedale, confermava la inverosimile versione del convivente e non sporgeva alcuna querela nei confronti dell’uomo difendendolo a spada tratta.

La svolta delle indagini scaturiva dalle attività di intercettazioni che consentivano di ricostruire l’evento delittuoso come contestato che veniva poi confermato dagli esiti della consulenza tecnica effettuata in ordine alla dinamica ed alle modalità dell’investimento.

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