Torre Annunziata, la nuova vita dello Spolettificio. Firmato protocollo d’intesa: “Pronti 10 milioni di euro”
“Acquisiamo questo spazio, abbiamo già fatto uno stanziamento di circa 10 milioni di euro: faremo un deposito di antichi reperti, faremo un museo dove esporremo delle collezioni che non sono riuscite a trovare spazio altrove e poi pensiamo di implementare anche una scuola di restauro perché pensiamo che l’archeologia e il restauro possa essere anche un’attrattiva per le giovani che studiano e che vogliono conoscere e approcciare questo ambito”.
Latorre (Aid): “Favorire lo sviluppo del territorio”
“La firma di oggi rappresenta un esempio di come diverse amministrazioni dello Stato possano favorire lo sviluppo del territorio e così nel solco delle direttive del nostro Ministro della Difesa caratterizzare un modello per tutte le nostre realtà industriali”. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa (Aid), Nicola Latorre, in occasione della firma del protocollo di intesa tra i ministri della Difesa e della Cultura, l’Aid e il Comune di Torre Annunziata per la valorizzazione del locale Spolettificio militare.
Latorre ha sottolineato l’importanza strategica di poli come questo: “La realizzazione dei contenuti del protocollo – ha affermato – è ora la nuova sfida da affrontare. Ne deriverà da un lato la valorizzazione del patrimonio culturale e dall’altro metterà lo Stabilimento di Torre Annunziata nelle condizioni di proseguire lo sforzo di riconversione industriale favorendo un ruolo determinante nel sistema Difesa”.
Crosetto: “Si tratta di un esempio di come i beni dello Stato possono essere valorizzati e reimpiegati”
“Si tratta di un esempio di come i beni dello Stato possono essere valorizzati e reimpiegati, mantenendo in parte la funzione che hanno, in questo caso da centinaia di anni, ed in parte essere riutilizzati, nella fattispecie sia pensando alla cultura, che in questo territorio può rappresentare un motore fondamentale, sia alla struttura”.
Sugli aspetti industriali Crosetto ha aggiunto che consisteranno in “produzioni specifiche”, ma ci sarà anche un’ulteriore valorizzazione del “museo, con una parte destinata a carabinieri e guardia di finanza quale presidio di legalità, affinchè l’economia e la cultura possa proseguire”.