A Vico Equense ci sperano e stanno, passo dopo passo, percorrendo l’iter per candidarsi come Città Creativa del Gusto Unesco. Intanto con una delibera di giunta è stato approvato il protocollo d’intesa per la candidatura.

A candidarsi “non una sola città – spiegano in Comune – ma una comunità diffusa e coesa negli intenti, di luoghi e persone che, nei secoli, hanno saputo custodire e voluto tramandare patrimoni materiali e immateriali, incanti paesaggistici ed eccellenze enogastronomiche di livello assoluto”.

La Pizza al Metro, il Provolone del Monaco, l’arte casearia, il vino, l’olio d’oliva, le noci, le castagne, i limoni: “sono solo alcuni dei prodotti riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo e che attendono il giusto riconoscimento a livello mondiale”.

Un progetto sostenuto non solo dalle eccellenze enogastronomiche del territorio, “ma anche di chef stellati vicani, riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo”.

L’annuncio è arrivato a Milano, in occasione della presentazione del ventennale di “Festa a Vico”, l’evento che attrae migliaia di persone a Vico Equense. Esistono solo tre città italiane inserite nell’elenco delle Città Creative del Gusto Unesco: Alba, Bergamo e Parma. Ora ci punta anche Vico Equense – ha spiegato il sindaco Peppe Aiello – che “è da sempre patria dell’enogastronomia. Un progetto ambizioso, certo, ma che poggia su basi solide, incarnate dalle nostre eccellenze e da una tradizione enogastronomica unica al mondo. Abbiamo un’occasione straordinaria di fare della creatività e dell’enogastronomia il centro del piano di sviluppo del territorio, puntando con ancora più forza verso un turismo di qualità.

Vico Equense da questo punto di vista ha tutto: cultura, gastronomia e paesaggi. Se continuiamo a valorizzare le nostre eccellenze, che ci invidia tutto il mondo, riusciremo a raggiungere l’obiettivo a cui stiamo puntando dall’inizio della consiliatura: essere nell’olimpo del Gusto”.

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