Corrado Scarlato:

“La Scafatese rappresenta un patrimonio di inestimabile valore per la nostra città. E costituisce anche un pezzo importante della mia vita”: Corrado Scarlato ha ancora ben impressa in mente la sua esperienza da presidente della squadra del cuore dei cittadini di Scafati. Ed ora che sta affrontando una nuova avventura da candidato sindaco del Comune di Scafati, rievoca qui momenti e rilancia.

Dottor Scarlato, che ricordi ha di quell’esperienza con la Scafatese?

“Ricordo con grande affetto gli anni in cui una cordata di 80 soci acquisì a titolo oneroso la squadra e unanimemente scelsero me per guidare la società nel 2005 e proiettarla due anni dopo verso una storica promozione in serie C. Una sfida che ho accolto con straordinaria forza di volontà, mettendoci anima e corpo per regalare momenti di gioia ai miei concittadini attraverso le imprese sportive di una squadra che ha saputo donarci tante belle emozioni”.

Quali risultati ha raggiunto in quegli anni?

“Ho lasciato la presidenza del club nel giugno 2008, con i conti in regola e una splendida salvezza conquistata in C. Dopo di me si sono succeduti due presidenti fino al 2011, anno in cui il titolo venne ceduto a titolo gratuito a Vincenzo Cesarano, che per sua scelta ha deciso di partire con un nuovo progetto sportivo dal campionato di Terza Categoria”.

Eppure c’è chi sostiene altro, nel merito della sua esperienza da presidente del club.

“Apprendo con stupore che un mio competitor mi associa ad un fantomatico fallimento della Scafatese. Niente di più falso! Ma voglio ancora credere nella buona fede del mio avversario politico e pensare che non si tratti della solita calunnia studiata ad arte, bensì di un vuoto di memoria, lo stesso vuoto che lo porta oggi a pontificare in questa campagna elettorale, dopo aver proiettato la nostra città nel baratro e nel disastro più assoluto. Ma questa è un’altra storia, che approfondiremo in seguito”.

Che messaggio vuole trasferire ai suoi avversari e ai cittadini?

“Vorrei piuttosto far notare a quelli che – in assenza di proposte concrete per Scafati – preferiscono le ‘campagne contro’, che nella mia vita non mi sono mai sottratto alle sfide. E per la Scafatese mi sono messo in gioco, investendo tempo, energie, passione e risorse pur di veder gioire i cittadini di Scafati. L’ho fatto perché questo è il mio modo di fare impresa, questo è il mio stile di vita, questa è la mia indole. Mettermi in gioco, sempre. Soprattutto quando si tratta della città che amo”.

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