“Ho appreso che Ferzan Ozpetek, uno dei più importanti registi italiani, ha scelto di ambientare la trasposizione teatrale di un suo film di successo “in una cittadina tipo Gragnano o lì vicino, in un posto dove un coming out ancora susciterebbe scandalo”. Un’uscita infelice, un pregiudizio che non rende merito alla nostra città e ai cittadini gragnanesi”. Così Nello D’Auria, sindaco di Gragnano, nel commentare le parole del regista.
Mine Vaganti da film a commedia
La commedia è ispirata al film del 2010, “Mine Vaganti”, vincitore di due David di Donatello, narra la storia di Tommaso, un giovane che fa ritorno nella sua casa di famiglia a Lecce con l’intento di rivelare la sua vera identità sessuale: quella di un omosessuale con aspirazioni letterarie, diversamente da come la sua famiglia pensa di lui, ovvero come un bravo studente di economia fuori sede. Tuttavia, il suo piano viene sconvolto da una rivelazione ancora più sorprendente fatta dal fratello maggiore, Antonio. Questo costringe Tommaso a rimanere a Lecce e a lottare per la verità, sfidando un ambiente familiare contraddittorio e pieno di segreti. La commedia esplora temi profondi come l’identità sessuale, la famiglia e la lotta per la verità, fornendo allo spettatore una visione comica ma anche emozionante di un viaggio personale di scoperta e accettazione.
Le dichiarazioni di Ferzan Ozpetek
Ozpetek, a cui è stato chiesto come ha trasporto i sentimenti, i momenti malinconici, le risate sul palcoscenico, ha dichiarato, già qualche tempo fa: “Ho dovuto lavorare per sottrazioni, lasciando quell’essenziale intrigante, attraente, umoristico. Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all’allestimento. L’ambientazione pure cambia. Ora una vicenda del genere non potrebbe reggere nel Salento, perciò – e qui la risposta del sindaco D’Auria – l’ho ambientata in una cittadina tipo Gragnano o lì vicino“.
Gragnano città che accoglie
“Gragnano – ha aggiunto il sindaco del centro sui Monti Lattari – è una città libera, una città inclusiva, una città che non discrimina, una città che accoglie. E trovo francamente inaccettabile che passi quest’idea totalmente fuorviante e distorta della nostra città.
Invito pertanto Ozpetek a trascorrere qualche giorno a Gragnano, a soggiornare qui, a soffermarsi tra la gente, ad ammirare lo stile di vita, le bellezze, le tradizioni, la cultura e la straordinaria accoglienza dei gragnanesi. – conclude il primo cittadino – Sono certo che cambierà idea in fretta e che magari troverà spunto per qualche altro capolavoro, incentrato sulla bellezza di Gragnano e non certo su questi sterili, superficiali e ancestrali pregiudizi”.