E’ tempo di ribadirlo: uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. E’ stata una settimana intensa e piena di festa per il Napoli e i suoi tifosi, che dopo la vittoria con la Juve aspettano solo la giornata di domani per festeggiare il tanto atteso terzo Scudetto.
Una giornata quella che vivremo domani, che tutti i tifosi azzurri hanno aspettato per 33 lunghissimi anni, e adesso che è arrivata non sembra vero, eppure è proprio così: domani il Napoli potrà essere Campione d’Italia.
Per celebrare il tricolore già da domani, gli azzurri devono battere la Salernitana in un derby campano che ha sempre visto il Napoli vincitore dal ritorno dei granata in A. Ma potrebbe non bastare: prima del match delle 15:00 occhi puntati su San Siro, dove l’Inter ha l’incarico di ottenere almeno un punto contro la Lazio.
Clima caldissimo alle pendici del Vesuvio, dove dopo l’imbandieramento di Napoli e dintorni ha raggiunto livelli sensazionali per una delle feste più memorabili della storia del calcio. Pattuglie di Polizia ovunque, si prevede un vero e proprio delirio qualora il fischio finale di domani dovesse sancire la vittoria dello Scudetto.
E anche lo stadio Maradona è pronto a dedicare una scenografia da brividi al Napoli Campione d’Italia: gli ultras partenopei invitano infatti i tifosi a portare bandiere, sciarpe e abbigliamento di colore azzurro per colorare lo stadio in occasione di una delle partite che rimarrà indubbiamente nella storia.
E’ ovvio che nessuno si concentra sulla partita per quanto riguarda il piano tecnico-tattico: stavolta per i napoletani il bello deve venire al fischio finale. I tifosi pensano a festeggiare, ma la squadra deve pensare a dare il via.
Per il Napoli solito 4-3-3, formazione che ha sempre accompagnato gli azzurri durante questa stagione trionfale: in porta Meret, provvidenziale praticamente per tutto il campionato, in difesa Di Lorenzo, Kim, Rrahmani e Olivera. A centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski. In attacco stavolta favorito Elmas, autore dell’assist a Torino, insieme ad Osimhen e Kvaratskhelia, protagonisti indiscussi della cavalcata partenopea.
Paulo Sousa invece sceglie il 3-4-2-1: tra i pali Ochoa, difeso da Lovato, Gyomber e Pirola. Sulle fasce Bradaric e il rientrato Mazzocchi, uno dei migliori tra le file granata. A centrocampo Vilhena e Coulibaly. Sulla trequarti in pole per una maglia da titolare Kastanos e Candreva, punta invece Dia.
Signore e signori, il bello deve ancora venire. E domani nelle mani di Spalletti e dei suoi ragazzi ci sarà il primo Championship Point, con sei giornate di anticipo. Tutto è pronto: “Guagliú, se ne care Napule!”
Giuseppe Garofalo