“Siamo passati dal crimine organizzato al crimine normalizzato nel nostro paese. La differenza la fa l’indifferenza. Le varie forme dell’illegalità sono diventate uno dei tanti problemi, invece non è così. Mafia e corruzione sono i parassiti che mangiano, distruggono dal di dentro la nostra società”. Così don Luigi Ciotti nel corso della marcia “La legalità ha radici profonde” promossa a Scafati da Cgil, Flai, Alpaa e Libera dopo i raid compiuti al Fondo Nappo, bene confiscato alla camorra.

“Mafia e corruzione parassiti che distruggono”: l’allarme di don Luigi Ciotti a Scafati

“Il problema della violenza in tutte le sue forme – secondo il fondatore di Libera – si manifesta anche con la distruzione su un bene confiscato, facendo dei furti, rubando le bandiere della Cgil. Alla violenza si risponde unendo le nostre forze per diventare una sola forza etica, sociale, culturale, religiosa, politica, come servizio per il bene comune”.

“I giovani – secondo don Ciotti – sono importanti e fondamentali perché i giovani sono una grande ricchezza, una grande risorsa. Dobbiamo ascoltarli questi ragazzi, perché portano una nuova linfa, una nuova passione, una nuova lettura della realtà. E’ una società che non li ascolta, quindi è necessario che questo avvenga, hanno bisogno di trovare degli adulti veri, coerenti e credibili”.

Il candidato sindaco Scarlato: “un coro unitario per testimoniare il nostro sdegno verso i criminali”

“Il contrasto alla criminalità organizzata è essenziale per estirpare le radici malsane che ancora oggi deturpano la nostra splendida terra. Ho avvertito un forte segnale di risveglio civico della popolazione scafatese”: così il candidato sindaco Corrado Scarlato che ha preso parte alla marcia promossa a Scafati da Cgil, Flai, Alpaa e Libera dopo i raid compiuti al Fondo Nappo, bene confiscato alla camorra.

“Al fianco di don Ciotti, prete anti-camorra, – ha continuato Scarlato – abbiamo fatto sentire la nostra voce, un coro unitario per testimoniare il nostro sdegno verso i criminali e la nostra voglia di riscattare l’immagine di una città attraverso la forza di una comunità viva, solida, grintosa, solidale e inclusiva”.

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