L’operazione “Money Delivery”, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano, ha portato all’arresto di 40 persone: tra questi Raffaele Imperiale, storico broker internazionale di droga per conto della camorra, oggi collaboratore di giustizia.
Il superboss Raffaele Imperiale spostava quintali di cocaina verso Milano per conto della ‘ndrangheta
Secondo le indagini, Imperiale avrebbe organizzato il traffico di 300 kg di cocaina al mese, destinati a Milano e alla Lombardia in generale, in collaborazione con le famiglie calabresi di Africo stanziate nella regione. L’arrivo della droga in Italia avveniva tramite tir dall’Olanda e la stoccaggio avveniva in un magazzino di Gerenzano, nel Varesotto. La droga veniva poi smistata tra i vari acquirenti, tra cui nomi noti del panorama criminale lombardo come il clan Flachi della Comasina.
L’inchiesta ha mostrato una “ristrutturazione del business del traffico di droga” in Italia, con una nuova gestione condivisa di logistica-trasporti e sistemi di pagamento fra ‘ndrangheta e altre organizzazioni criminali mafiose. Il tutto sotto il controllo di Imperiale, che dopo essere stato estradato dagli Emirati Arabi in Italia, ha deciso di investire sulla Lombardia e si è rivolto alle famiglie calabresi per organizzare il traffico di droga.
Imperiale stesso ha fornito informazioni ai magistrati sul funzionamento del meccanismo
Imperiale stesso ha fornito informazioni ai magistrati sul funzionamento del meccanismo. L’inchiesta ha individuato due associazioni a delinquere, di cui una guidata da Bartolo Bruzzaniti, promotore dell’accordo fra ‘ndrangheta e altre organizzazioni criminali mafiose per gestire il traffico di droga in Italia. La guardia di finanza di Milano e lo Scico hanno effettuato 50 perquisizioni fra Milano, Genova, Como, Novara, Pavia, Reggio Calabria e Varese, Catanzaro, sequestrando diverse quantità di droga, contanti e beni di lusso.
L’operazione ha smantellato un importante canale di traffico di droga verso l’Italia e dimostra ancora una volta la necessità di un’azione coordinata fra le forze dell’ordine per contrastare le organizzazioni criminali.