E’ tutto pronto: tra poche ore partirà da Costa dei Trabocchi l’edizione numero 106 del Giro d’Italia, 21 tappe alla scoperta del Bel Paese e tutte le sue bellezze, per un totale di 3489 da percorrere in bici in tre settimane che per il ciclismo sono estremamente importanti.

Si partirà quindi dall’Abruzzo con una crono per poi scendere al Sud, dove avrà sede anche la sesta tappa, situata nella nostra terra: si partirà da Napoli per attraversare le varie Pompei, Scafati, Boscoreale, Torre Annunziata, Torre del Greco e la penisola sorrentina. Arrivo ancora a Napoli. E chissà se qualche ciclista non rimarrà stupito dai coloriti addobbi per il terzo Scudetto azzurro.

E proprio dopo la tappa nel napoletano ci sarà una delle corse più importanti del giro, da Capua al Gran Sasso: 218 chilometri e 4 stellette di difficoltà per darci le prime chiare indicazioni sulla papabile Maglia Rosa.

Da lì si salirà verso il Nord-Italia, dove si alterneranno tappe di montagna a tappe collinari o pianeggianti in cui le gambe dei ciclisti avranno modo di “rifiatare” dopo i grandi sforzi delle corse alpine. Occhio anche alle altre due crono, entrambe gare molto ostiche che si aggiungono in un momento pieno di tappe montane.

Si chiude il 28 maggio con la tappa Roma-Roma, una delle più semplici quando il discorso Maglia Rosa potrebbe già essere deciso: si circumnaviga la capitale, che, contando partenza e traguardo, verrà attraversata ben 6 volte.

I favoriti per la vittoria finale alla vigilia sono due: Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Remco Evenepoel (Quick Step). Ma comunque resta molto probabile una sorpresa in quello che si prospetta un Giro d’Italia più che combattuto.

Detto questo, non resta che augurare un buon Giro d’Italia a tutti: che sia un’edizione all’insegna dello sport, della sportività e delle bellezze del nostro paese.

Giuseppe Garofalo

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