La cerimonia della supplica alla Beata Vergine ha avuto inizio sul sagrato del santuario mariano di Pompei nonostante la pioggia. Quest’anno, la funzione è presieduta dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppi. Il vescovo prelato di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, ha dato il benvenuto al cardinale Zuppi, sottolineando che la preghiera di quest’anno sarà dedicata in modo particolare alla pace in Ucraina. A Pompei, da oltre 15 anni, c’è una fiorente comunità di fedeli ucraini che si riuniscono ogni domenica sotto la guida del loro cappellano per la celebrazione della messa.

Pompei prega per la pace in Ucraina: la supplica alla Madonna del Rosario nonostante la pioggia

“Oggi a Pompei si eleva la tradizionale Supplica alla Madonna del Rosario. Chiediamo alla Vergine Santa il dono della pace, in particolare per la martoriata Ucraina. Possano i responsabili delle Nazioni ascoltare il desiderio della gente che soffre e vuole la pace!”. Lo afferma oggi Papa Francesco in un tweet.

La cerimonia della supplica è un momento di grande devozione e fede, in cui i fedeli si rivolgono alla Beata Vergine Maria, implorando la sua intercessione e il suo aiuto. Quest’anno, la preghiera si concentra sulla situazione difficile che affligge l’Ucraina, un paese colpito da conflitti e tensioni politiche. La comunità ucraina a Pompei rappresenta una testimonianza di fede e speranza, riunendosi regolarmente per pregare e trovare conforto spirituale lontano dalla loro patria.

Un richiamo all’importanza della preghiera e della fiducia

La supplica alla Madonna del Rosario è un richiamo all’importanza della preghiera e della fiducia nella protezione e nell’aiuto divino. La Madonna è considerata un’intercessora potente, capace di portare consolazione e pace in situazioni di conflitto e sofferenza. I fedeli si uniscono nel chiedere la pace per l’Ucraina e per tutte le nazioni del mondo che sono afflitte da divisioni e violenze.

La presenza del cardinale Zuppi, insieme al vescovo Caputo, conferisce un significato speciale alla cerimonia, offrendo un segno di unità e solidarietà della Chiesa verso coloro che soffrono. La partecipazione di Papa Francesco attraverso il suo messaggio di sostegno rafforza ulteriormente l’importanza di pregare per la pace e di lavorare per la risoluzione dei conflitti.

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