“Questa sentenza, mi auguro, che crei nei cittadini di Torre Annunziata inquietudine civile e richiamo alla responsabilità di contribuire al cambiamento radicale che può avvenire solo demolendo la granitica e complice omertà, sempre condita di indomabile indifferenza”. Così don Ciro Cozzolino, referente di Libera Torre Annunziata, a seguito della pubblicazione della sentenza del Tribunale oplontino che ha conferito l’incandidabilità per due turni di Elezioni per l’ex sindaco Vincenzo Ascione ed altri sei politici.
Torre Annunziata, don Ciro Cozzolino sull’incandidabilità: “Demoliamo la granitica e complice omertà”
“La sentenza, – continua don Ciro – in realtà, più che farci guardare a quello che è successo, ci proietta verso un futuro carico di incertezza, ci fa chiedere: ma la città sarà pronta per affrontare nuove elezioni? Il tessuto civile già deteriorato sarà in grado di reagire? Ci sono segni di speranza? Quanto gli avvenimenti degli ultimi anni hanno inciso (crollo di Rampa Nunziante, omicidio Cerrato, scioglimento del consiglio comunale)?
Quanto gli avvenimenti degli ultimi anni hanno inciso?
Paradossalmente, questa sentenza più che dare risposte, suscita nuove o vecchie domande. La prima: I cittadini hanno compreso che devono diventare protagonisti del cambiamento? Sotto questo punto di vista le associazioni, la chiesa e la scuola, saranno in grado di dare il loro contributo per la Città Futura? Non sono conclusioni ma tracce per nuovi inizi”.