Scavalcano un muro della Fonte Salutare per entrare in Comune a Pompei e così rubare un pc al primo piano di Palazzo de Fusco, proprio dove c’è la stanza del sindaco Carmine Lo Sapio oltre agli uffici del suo staff. Per questo motivo due 20enni, uno di Pompei, l’altro invece originario di Scafati, pregiudicati per piccoli furti commessi in passato, sono adesso finiti agli arresti domiciliari. Si tratta dei giovani M.L. e P.N., accusati entrambi di furto aggravato.
Rubano un pc nei locali del Comune di Pompei, arrestati due giovanissimi
Quello commesso il 16 gennaio scorso quando i due, già sottoposti all’obbligo di dimora, scavalcando facilmente un muro di cinta che separa i giardini della Fonte Salutare di Pompei dalla sede del Comune in piazza Bartolo Longo, si sarebbero introdotti negli uffici al primo piano per impossessarsi di un computer fisso. Secondo le indagini, condotte dai poliziotti del commissariato di Pompei, guidati dal vicequestore Antonella Palumbo, il movente del furto andrebbe ricercato nella necessità di piazzare il pc sul mercato nero, rivendendolo anche a basso prezzo per procurasi del danaro forse utile all’acquisto di droga per uso personale.
“Sono penetrati dalla Fonte Salutare”
Tant’è che uno dei due arrestati sconterà i domiciliari presso una comunità di recupero per tossicodipendenti con sede in Puglia, precisamente nella provincia della città di Lecce. Secondo gli inquirenti, infatti, i due pregiudicati non erano alla ricerca di dati particolari, “sensibili”, o di pratiche singolari custodite nei pc o negli archivi del Comune di Pompei. L’obiettivo, insomma, era solo quello di rivendere quasi a tempo record il pc rubato.