Giro d’Italia, Evenepoel ritorna in Rosa: a Cesena vince la crono ma non convince

Il belga per un secondo si prende la prova contro il tempo e riveste la maglia del primato. I distacchi in Generale restano contenuti e c’è ancora tanto da pedalare

Re Remco ci aveva già dato un assaggio ieri di quello che sarebbe successo oggi, e alla fine così è stato: vittoria pazzesca sui 35 chilometri della Savignano sul Rubicone-Cesena, conquistata con un tempo spaziale di 41 minuti e 24 secondi.

E’ doppia affermazione per il campione del mondo, che con la vittoria della crono, la seconda del suo Giro d’Italia, torna a vestire la Maglia Rosa, soffiata ad un Leknessund che ha fatto quello che poteva, e ha chiuso con 1 minuto e 15 secondi di ritardo nei confronti del belga.

Battuto Geraint Thomas per un respiro: il britannico aveva superato di un secondo il connazionale Tao Geoghegan Hart, che a sua volta aveva battuto di 2 secondi lo svizzero Kung, che comunque ha dato prova di essere un grandissimo cronomen.

Non male neanche Roglic, che continua ad inseguire Evenepoel: per lo sloveno pessimo inizio di gara, poi dopo il primo intermedio la sua crono inizia ad assumere contorni più favorevoli. Alla fine Primoz conclude la gara al quinto posto con 17 secondi di distacco dal capolista, gli stessi che gli aveva rosicchiati sull’arrivo in salita ieri. Per lui terzo posto in classifica generale: la Maglia Rosa dista 47 secondi.

Tappa di importanti certezze anche per la Ineos Grenadiers, con Thomas e Geoghegan Hart rispettivamente al secondo e quarto posto in classifica generale. I due britannici hanno grandissime possibilità anche di vincere il Giro: per Thomas 45 secondi di ritardo, per Geoghegan 50.

Evenepoel è in rosa, ha vinto la cronometro, ma di certo non ha ammazzato il Giro. Ieri Roglic ha dimostrato di poter attaccarlo in salita ed oggi i distacchi abissali attesi non sono venuti. In più entrano in gioco gli Ineos che di certo non staranno a guardare. Di certo ne vedremo delle belle.

E ora si comincia a fare sul serio, con le incombenti tappe alpine: sarà bagarre praticamente tutti i giorni per quanto riguarda la Maglia Rosa, ma anche per la Maglia Azzurra, adesso cucita addosso al nostro Bais. Nulla è scontato di fronte alle imponenti salite che aspettano i corridori fra qualche giorno.

Domani, dopo 9 tappe, ci sarà il primo giorno di riposo per i ciclisti, stop importantissimo per ricaricarsi in vista delle prossime due tostissime settimane. Ad attendere la carovana rosa martedì saranno i 196 chilometri della Scandiano-Viareggio: partenza in salita, arrivo molto soft a 3 metri sul livello del mare.

Giuseppe Garofalo

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