Le forze dell’ordine del comando provinciale della guardia di finanza di Bologna hanno portato a termine un’operazione di grande rilievo, eseguendo due decreti di sequestro preventivo emessi dal gip del Tribunale nei confronti di 19 società. Le imprese coinvolte, attive nei settori della logistica e del facchinaggio, sono state sequestrate per un valore totale di 74 milioni di euro. Rappresentando l’illecito profitto derivante da un’ingente evasione dell’Iva e dall’indebita compensazione di crediti fiscali risultati essere fittizi.
Logistica e facchinaggio, maxi frode fiscale
Questa importante operazione rappresenta la conclusione di un’articolata indagine condotta dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna. L’indagine ha permesso di smascherare e smantellare un meccanismo illecito di somministrazione di manodopera attuato da un noto consorzio bolognese. Attraverso una rete di società consorziate “fittizie” sparse in diverse località italiane, tra cui Bologna, Burago di Molgora (Mb), Cardito, Castel Maggiore (Bo), Cesena (Fc), Melito di Napoli, Napoli, Nola, Piacenza e Roma.
Grazie alla stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, è stato possibile accertare che queste società, fraudulentemente interposte tra il consorzio come datore di lavoro e i dipendenti (circa 1.700 per ogni anno). Oltre a non adempiere al versamento delle imposte, avevano compensato considerevoli debiti tributari con crediti inesistenti.
Coinvolte società di Napoli e provincia. “Sequestri per 74 milioni di euro”
Le indagini hanno rivelato un’evasione dell’Iva pari a 39 milioni di euro, ottenuta attraverso un complicato circuito di fatturazioni “legalmente” false. Che ha raggiunto un totale di circa 250 milioni di euro, e una compensazione indebita di crediti fittizi per 36 milioni di euro. In seguito a tali scoperte, sono state denunciate alla Procura della Repubblica locale 44 persone. Le cui disponibilità finanziarie, diversi immobili e partecipazioni societarie per un valore complessivo di oltre 9 milioni di euro sono state sottoposte a sequestro.
Nel corso dell’operazione, è stato inoltre eseguito il sequestro impeditivo del consorzio stesso e di due società collegate, con l’affidamento della gestione a un amministratore giudiziario. I tre complessi aziendali sequestrati impiegavano una forza lavoro di 500 unità, con un volume d’affari annuo di 83 milioni di euro.