La Corte di Appello di Napoli ha accolto oggi l’istanza di estradizione presentata dalla procura federale belga nei confronti dell’europarlamentare italiano Andrea Cozzolino, coinvolto nel caso “Qatargate“. L’accusa ipotizza il reato di corruzione internazionale. Il 10 febbraio scorso, gli inquirenti belgi avevano emesso un mandato di arresto europeo nei confronti di Cozzolino. Dopo più di quattro ore di discussione in camera di consiglio, la Corte ha preso la decisione di concedere l’estradizione.
Dichiarazioni spontanee di Cozzolino
Cozzolino ha rilasciato dichiarazioni spontanee in cui ha sottolineato che le accuse mosse nei suoi confronti sono “contestazioni fumose, poco dettagliate”. Ha inoltre affermato di aver sempre richiesto di essere ascoltato dalla procura federale belga, ma senza successo.
Le accuse dei giudici di Bruxelles
Secondo l’autorità giudiziaria di Bruxelles, Cozzolino avrebbe indebitamente ricevuto denaro, presunto proveniente dal governo del Marocco attraverso una persona di nome Atomun, nel periodo compreso tra il gennaio 2018 e il luglio 2022. Durante quel periodo, Cozzolino ricopriva diverse posizioni rilevanti, tra cui quella di presidente della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb e co-presidente della Commissione Parlamentare Congiunta Euro-Marocchina, nonché membro della commissione speciale Pegasus. Gli inquirenti ritengono che Cozzolino abbia ricevuto questi fondi al fine di favorire gli interessi del Marocco all’interno del Parlamento Europeo.
Estradizione Cozzolino congelata sino alla Cassazione
L’estradizione di Cozzolino in Belgio rimarrà sospesa fino alla decisione della Corte di Cassazione, poiché i legali dell’europarlamentare presenteranno un ricorso, come prevede la norma entro cinque giorni. Presumibilmente la Corte Suprema convocherà un’udienza entro 30 giorni dalla presentazione del ricorso.
Legali Cozzolino: ricorso in Cassazione su 4 punti
I legali di Cozzolino, Dezio Ferraro e Federico Conte, hanno dichiarato che il ricorso in Cassazione si baserà su quattro punti specifici, che ritengono debbano essere riesaminati alla luce delle motivazioni della sentenza. Hanno anche sottolineato che la lunga durata della camera di consiglio dimostra la complessità della questione e la sua rilevanza. Cozzolino ha dichiarato di aver appreso delle accuse attraverso la stampa e di essersi rimesso all’autorità giudiziaria. La Corte ha stabilito che, in caso di condanna, Cozzolino sconterà la pena in Italia.