Delusione al Giro: vince Rubio, ma la tappa viene accorciata di 120 chilometri

Una delle tappe più difficili perde la salita sul passo del Gran San Bernardo e viene ridotta a soli 77 chilometri per una allerta meteo che nei fatti non c’è stata

Tredicesima tappa del Giro d’Italia rovinata ancora una volta dal maltempo, o stavolta, se vogliamo dire più correttamente, dalle preoccupazioni per neve e grandine. I 199 chilometri della Borgofranco d’Ivrea-Crans Montana vengono ridotti a 77.

Oggi, infatti, i corridori hanno dato il primo colpo di pedale alle 15:00, saltando i primi 120 chilometri in Valle d’Aosta e l’intrigante salita sul passo del Gran San Bernardo. Si è corso solo in Svizzera, con partenza da La Chable.

Questo a causa del clima che minaccia la Valle d’Aosta: oggi le previsioni parlavano di neve e grandine. Di conseguenza, il 90% dei corridori in gara ha deciso di non prendere il via da Borgofranco d’Ivrea, ma gareggiare solo in terra elvetica. Un grandissimo peccato per il Giro, con una delle tappe più importanti e decisive che perde di gran lunga prestigio.

Quanto alla tappa, a vincere è il colombiano della Movistar Einer Rubio, cresciuto ciclisticamente in Campania, tuttora vive a Caserta, che ha tagliato il traguardo di Crans Montana in 2 ore, 16 minuti e 21 secondi, seguito dallo scalatore per eccellenza Pinot, arrivato con 6 secondi di ritardo.

Ovviamente la tappa di oggi è stata troppo breve per assistere a grossi sconvolgimenti nelle prime posizioni della classifica generale, che di fatto resta praticamente immutata: ancora una volta Geraint Thomas è in Maglia Rosa, seguito da Primoz Roglic con i suoi soliti 2 secondi in più. Oggi entrambi hanno tagliato il traguardo insieme ad Almeida, con un minuto e 35 secondi di distacco.

Grandissima vittoria quella di Rubio, bravo a defilarsi nella volata finale in gran pendenza, lasciandosi alle spalle Pinot, che a sua volta aveva seminato uno stremato Cepeda, arrivato 10 secondi dopo.

Ma il Giro oggi ha fatto una figuraccia. Tanti i tifosi abbandonati lungo la strada e senza vedere nemmeno un ciclista. App meteo che non hanno funzionato e atleti che hanno voluto evitare l’epica vetta del Gran Sasso accontentandosi di una tappetta di neanche 80 chilometri.

Alla fine, in cima al Gran San Bernardo, il cielo era sereno e la temperatura si aggirava intorno ai 6 °C. Durante l’inizio della tappa, il cielo era nuvoloso e l’asfalto era asciutto, segno che non aveva piovuto nemmeno nelle ore precedenti. La salita della Croix de Coeur è stata affrontata in condizioni meteorologiche perfette e in vetta la temperatura era di circa 8 °C. Solo nei primi 3-4 chilometri della discesa si sono avvertite alcune leggere gocce di pioggia, ma la situazione non è stata pericolosa. Una volta arrivati a Crans Montana, è addirittura spuntato un raggio di sole, accompagnato da temperature intorno ai 10 °C. In sintesi, non si sono verificate condizioni meteorologiche estreme lungo il percorso.

Domani si ripartirà dalla Svizzera, più precisamente da Sierre, da cui ci si avvierà verso una vertiginosa salita ad oltre 2000 metri di quota sul Passo del Sempione. Da lì, poi, la tappa non dovrebbe essere molto difficile per i corridori, che troveranno una strada perlopiù piatta fino al traguardo di Cassano Magnago.

Giuseppe Garofalo

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