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Altro che politica! A Cercola si sfiora la rissa tra candidati e si scrive la più brutta pagina della storia cittadina

Era stata una campagna elettorale dai toni pacati, come avevamo notato nel corso dell’incontro tra gli aspiranti alla fascia tricolore tenutosi in chiusura di campagna elettorale a Cercola. A rinunciare ad essere presente a quell’incontro solo Antonio Silvano, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra capeggiato dalla lista Pd.

Ma la campagna elettorale, per la cittadina alle porte del Vesuvio, stanti i risultati delle urne, non è finita venerdì 5 maggio e tra una settimana i cittadini cercolesi saranno nuovamente chiamati ad esprimere il proprio voto al ballottaggio per scegliere tra i primi due aspiranti sindaco che hanno riportato più voti al primo turno: Biagio Rossi con oltre il 49% dei consensi e Antonio Silvano con il 42,31%e delle preferenze.

Ma oggi a fare notizia è quanto accaduto ieri, domenica 21 maggio, verso mezzogiorno nella Lottizzazione Carafa nel centro di Cercola. Cosa è successo di tanto rilevante? Ormai lo sanno tutti, probabilmente in tutto il mondo. Il video di quello che proprio “pacato” non può essere definito è ormai in giro in rete e su tutti i social.

Minacce, atteggiamenti di sfida, offese e corse all’impazzata, nell’erba alta delle aiuole ormai da tempo abbandonate all’incuria, alla ricerca dello scontro fisico per “lavare l’onta di presunte offese”. Il tutto davanti a decine di persone in strada, tra i gazebo, intenti a supportare i due candidati, del Pd e del Movimento 5 stelle, mentre quest’ultimo ospitava anche una parlamentare della Repubblica.

Protagonisti due candidati, potremmo dire di primo piano, al Consiglio Comunale cittadino: Salvatore Grillo, ex esponente e consigliere del Partito Democratico e Vincenzo Fiengo, sindaco sfiduciato a inizio 2023 e in carica alla guida del Comune vesuviano negli ultimi 9 anni, nonché candidato nella lista proprio di quel Pd di cui era stato consigliere, l’altro protagonista dell’atto unico, almeno si spera, andato in scena “con enorme successo” ieri a Cercola.

Di chi la colpa? Chi ha provocato chi? In pratica chi l’aggredito e chi l’aggressore? E cosa importa a questo punto. Le immagini parlano chiaro, fin troppo, e ormai le braccia sono cadute, sicuramente alla maggioranza degli “spettatori”.

Nelle ore successive al fattaccio le accuse incrociate hanno fatto il giro dei social e dei media. “A fronte della imminente sconfitta elettorale, sono saltati i nervi e l’ex sindaco Fiengo ha provato ad aggredire il candidato Grillo” dicono dall’accampamento di Rossi. Ma dal fortino di Silvano è proprio Fiengo a rispondere con un post social che parla di “un attacco politico premeditato ed organizzato”.

E va bene. Ci eravamo illusi: i toni si sono impennati e anche ben al di sopra delle righe consone, del comune senso civico e anche ben lontani da democrazia e civiltà.

Dicevamo, di chi la colpa? Chi ha provocato chi? Chi l’aggredito e chi l’aggressore? Di certo, per entrambi, niente applausi: le immagini hanno fatto cadere le braccia a tutti, democrazia e civiltà compresi.

“…ho subito un’aggressione da Salvatore Grillo, il quale mi ha puntato il dito contro, con fare minaccioso insultandomi ripetutamente, qualificandomi come ladro, scemo e dicendomi che aspettava solo questo per picchiarmi, invitandomi a raggiungerlo sotto casa sua” scrive l’ex sindaco nel post social nel quale chiede scusa a chi in qualunque modo possa essersi sentito offeso dalle immagini che girano in rete.

Dal canto suo il candidato Grillo respinge le accuse, parla di una reazione violenta e inconcepibile, incivile e non degna di un ex sindaco che, fino a qualche mese fa, ha rappresentato l’intera comunità cercolese. Poi aggiunge che Fiengo nel post pubblicato è riuscito a fare peggio di quanto già fatto in strada: “Parlando di attacco “premeditato ed organizzato”, non fa altro che alzare ed inasprire i toni. Quasi una “chiamata alle armi” rivolta ai suoi sostenitori, a fronte di un presunto attacco, che io non ho assolutamente portato. La verità è nelle immagini che raccontano di una aggressione nei miei confronti che non è diventata scontro fisico esclusivamente per l’intervento di quanti hanno placcato lo scatenato Vincenzo Fiengo. Chissà se ora potremo concludere la campagna elettorale, questi ultimi giorni, in piena serenità”.

Dal canto suo Fiengo ribatte parlando di offese reiterate con il coinvolgimento di persone a lui care e che nulla c’entrano con la politica: “A quel punto preso dal nervosismo, le cose sono spiacevolmente degenerate – scrive nel post social e conclude – …da simili cose io non smetterò mai di difendermi”.

Nel video che gira in rete si sentono anche le voci di protagonisti e comprimari e chiunque può farsi un’idea di quanto accaduto: giudicare Grillo per le parole rivolte all’avversario, ma anche la reazione da parte dell’ex sindaco, che sfugge a quanti provano ad allontanarlo dal luogo del contendere e prova a passare alle vie di fatto. Cosa in ogni caso inaccettabile e del resto controproducente.

Ricordate l’episodio, ben noto ai tanti appassionati di calcio, che segnò e certamente favorì una grande vittoria per la nostra Nazionale. Era il 9 luglio 2006 e l’Italia diventava Campione del Mondo. Nella finale contro la Francia, indimenticabile il momento della testata di Zidane a Materazzi. Un gesto folle, poi punito col cartellino rosso.

Di certo il difensore “azzurro Italia” provocò con parole e offese il fuoriclasse francese, ma farsi giustizia da soli non può che portare all’espulsione! Vincenzo Fiengo, grande appassionato di calcio avrebbe dovuto ben ricordare quell’episodio.

Una reazione del genere, a nostro modo di vedere, non è mai accettabile. Qualsiasi possa essere stata la provocazione, non si reagisce cercando di aggredire l’avversario e provando a passare alle mani. Le provocazioni possono essere lasciate cadere nel nulla, stile “non ti curar di lor, ma guarda e passa” o raccolte e denunciate pubblicamente e semmai legalmente. Ed anche in questo l’ex primo cittadino dovrebbe essere ferrato.

Cedere a reazioni violente come quelle presenti nello scioccante video di cui stiamo parlano, non può mai essere giustificato, tantomeno scusato. Intanto Salvatore Grillo ha dichiarato di aver portato video e foto e testimonianze ai Carabinieri, presentando una denuncia su quanto accaduto.

E pensare che questo ballottaggio sembrava tutta una faccenda “sinistrorsa”. Ma evidentemente anche in questo ci eravamo sbagliati.

Silvano e i suoi continuano a precisare di essere l’unica forza di centrosinistra guidata dall’unico volto nuovo della politica a Cercola. Dalla sponda opposta parlano di campo largo per affrontare i problemi annosi di Cercola, certamente amplificati dall’amministrazione Fiengo negli ultimi nove anni. Sulla questione “volti nuovi” Rossi sottolinea di non aver mai detto di essere un volto nuovo, ma di essere l’unica opzione per rompere con il passato, specie quello recente. “Passato recente” ben presente e in lizza a queste elezioni con la coalizione Silvano all’ombra del cosiddetto “volto nuovo” per Cercola.

Non ci resta che attendere, ormai manca poco. Tra una settimana finirà la gara, ovviamente non stiamo parlando del Giro d’Italia, che di certo non ha offerto finora spinti tanto avvincenti. Domenica 28 e lunedì 29 maggio, come per il primo turno delle amministrative, i seggi resteranno aperti dalle ore 7 alle 23 per il primo giorno e dalle ore 7 alle 15 per il secondo. Alle 15 di lunedì inizierà nuovamente lo spoglio delle schede e solo allora sapremo se avrà vinto Zidane o Materazzi.

Gennaro Cirillo

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