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Bimba ferita a Sant’Anastasia: fermato per tentato omicidio un 19enne di Somma Vesuviana

C’è una svolta decisiva nel corso dell’inchiesta su quanto accaduto a Santa Anastasia ieri sera: un fermato, accusa di tentato omicidio: decisive le immagini delle telecamere che hanno agevolato le indagini.

Ha 19 anni e si chiama Emanuele Civita, indagato per i reati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso. Un complice è in via di identificazione. Il provvedimento è stato emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Napoli ed eseguito dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna.

Originario di Somma Vesuviana, Civita ha precedenti per reati in ambito di armi e droga, ed è figlio di un presunto affiliato al clan D’Avino, radicato in zona Somma Vesuviana. Assistito dal penalista Fabio Marfella,si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di un minorenne.

La folle e inconcepibile “stesa” in piazza Cattaneo

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 19enne, insieme alla seconda persona, avrebbe raggiunto la zona di piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo a bordo di uno scooter e, in movimento, avrebbero esploso almeno dieci colpi di arma da fuoco nella piazza dove sono presenti bar e gelaterie, per altro affollate da bambini in compagnia delle rispettive famiglie.

Una stesa che ha causato il ferimento della piccola di 10 anni e dei suoi genitori, residenti a Pollena Trocchia, nella tarda serata di martedì 23 maggio nella centrale piazza della cittadina vesuviana.

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Reazione criminale perchè allontanati da un bar

Chiara la ricostruzione operata fino a questo momento dei momenti precedenti alla sparatoria: nella tarda serata di martedì, in piazza Cattaneo, alcuni ragazzi sono stati allontanati da una gelateria, perché importunavano clienti e gestori. Immediata, violenta e assolutamente inconcepibile la reazione criminale.

Almeno due soggetti del gruppetto molesto, poco dopo, sono tornati sul posto armati, probabilmente spalleggiati da altri complici a bordo di un’autovettura, e hanno esploso colpi a raffica. Le armi utilizzate, un revolver e una mitraglietta da guerra, sarebbe state dapprima “ostentate dai due giovani con atteggiamento aggressivo” e poi utilizzate, in un successivo passaggio a bordo dello scooter, sparando verso la piazza. Un’azione spregiudicata e folle che avrebbe potuto provocare numerose vittime innocenti.

Dopo la perquisizione domiciliare Emanuele Civita si è consegnato ai Carabinieri

Nella notte sono state effettuate perquisizioni domiciliari. Il giovane, in un primo momento risultato assente dalla sua abitazione, si è poi consegnato ai Carabinieri. Si indaga ora per stabilire se i presunti responsabili siano vicini ai clan camorristici operanti tra Somma, Pollena e Sant’Anastasia.

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