E’ Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) ad aggiudicarsi la terzultima del Giro d’Italia, l’ultima vera tappa in linea complicata, con arrivo sulle Tre Cime di Lavaredo ad una pendenza vertiginosa.
Il colombiano, in 5 ore, 28 minuti e 7 secondi, si porta a casa la sua prima vittoria personale in questo Giro, dopo aver già trionfato l’anno scorso nella diciassettesima tappa da Ponte di Legno a Lavarone.
Quella di oggi era una tappa che doveva darci indicazioni importanti sul nome del papabile vincitore: bene, al 90% sarà uno fra Thomas e Roglic, salvo miracoli di Almeida, che oggi si è fatto scappare ancora 23 secondi.
Ottima la prova dell’italiano Damiano Caruso che arriva appena dopo i primi dopo aver pedalato con i migliori per tutta la gara. Ora Caruso è appena ai piedi del podio, quarto ma con un distacco corposo 4 minuti e 11 secondi.
Roglic oggi ha avuto modo di indossare nuovamente i suoi panni da scalatore, ma Thomas ha marcato il rivale con tanta fatica ma con l’appoggio della squadra che sti sta confermando come una delle più forti del giro e con tanta tenacia, esperienza e tattica. Il britannico ha svolto un lavoro certosino e dopo lo scatto dello sloveno ai due chilometri lo ha ripreso e ha provato anche a staccarlo.
Alla fine Roglic è riuscito, contrattaccando, a strappargli solo 3 secondi, mentre il ciclista della Ineos Grenadiers continua a difendere la Rosa e lo fa con una prova concreta.
Ad ogni modo, Thomas è avvisato: bisogna stare in allerta, perchè domani ad attendere i corridori ci sarà una crono, per di più in salita, ed è pressoché difficile fare pronostici. Roglic dovrà dare tutto, ma se il britannico dovesse riuscire a tenerlo a distanza la vittoria potrebbe essere dietro l’angolo.
La Maglia Ciclamino spetta ancora a Jonathan Milan, che ha perso qualche punto, visto il secondo posto di Gee, ma è quasi certo della vittoria. In Azzurro trova la gloria ancora Pinot.
Come dicevamo, domani ad attendere i corridori ci sarà una penultima tappa di ferro: una cronoscalata da circa 18 chilometri e mezzo. Si arriverà al primo intermedio senza troppo peso sulle gambe, poi però in 8 chilometri l’altitudine si alzerà di ben 900 metri, fino ad arrivare al traguardo del Monte Lussari.
Tappa veramente particolare quella di domani che si svolgerà in tre blocchi. In pratica partiranno tre gruppi di ciclisti intervallati l’uno dall’altro per permettere hai mezzi della carovana rosa di scendere nuovamente a valle dato che la strada per l’arrivo è una sola. Nei primi due gruppi i corridori partiranno separati da un minuto, mentre per il terzo gruppo, quello dei migliori l’intervallo tra un ciclista e l’altro sarà di tre minuti.
Giuseppe Garoalo