Niente da fare, i 5400 metri di dislivello affrontati nella tappa dolomitica non sono stati sufficienti per decretare il vincitore del Giro d’Italia 2023. Si ricorrerà ai calci di rigore, per così dire, con la cronoscalata del Monte Lussari, un vero e proprio duello contro il tempo su una salita di 7,3 km con una pendenza del 12,1%.
In questa sfida senza pietà, il più forte e abile nella gestione si imporrà. Fino all’ultimo chilometro di salita, tutto sarà in bilico. Era inevitabile che la decisione finale spettasse a una prova individuale, considerando che i due grandi rivali, Geraint Thomas dell’Ineos Grenadiers e Primož Roglič della Jumbo-Visma, non si sono praticamente mai staccati nel corso delle tre settimane di gara.
Solo 26″ separano i due contendenti, corrispondenti ai 25″ che Thomas è riuscito a guadagnare su Roglič al Monte Bondone. Nonostante le aspettative di distacchi maggiori durante la tappa delle Tre Cime di Lavaredo, i due ciclisti hanno tenuto testa l’uno all’altro per tutta la durata della gara.
La notizia più significativa è stata la leggera difficoltà riscontrata da João Almeida dell’UAE Team Emirates, che ha ceduto qualche secondo ai suoi avversari, precisamente 23″, e domani partirà con un distacco di 59″ da Thomas. Tuttavia, non deve disperare, considerando che 59″ era esattamente il distacco che Tadej Pogačar aveva da Roglič nella celebre cronoscalata finale del Tour de France 2020, sulla La Planche des Belles Filles. In quell’occasione, il ruolo si invertì e Pogačar strappò la maglia gialla a Roglič. Almeida spera che la storia si ripeta, e che sia lui a togliere la Maglia Rosa dalle spalle di Thomas, che fino ad ora si è dimostrato impeccabile.