“Nel 2021, abbiamo introdotto BIMI in Gmail, una funzionalità che richiede ai mittenti di utilizzare un’autenticazione forte e verificare il logo del proprio marchio per visualizzare un logo del marchio come avatar nelle e-mail”, scrive Google dalla sua Workspace (il blog ufficiale).
L’azienda informatica statunitense, fondata da Larry Page e Sergey Brin, avvisa gli utenti che a breve potranno, se lo vorranno, vedere un’icona con un segno di spunta per i mittenti che hanno adottato BIMI (Brand Indicators for Message Identification/ITA: Indicatori di Marca per l’Identificazione dei Messaggi). “Ciò aiuterà gli utenti a identificare i messaggi di mittenti legittimi rispetto agli imitatori”, specifica ancora la società di Mountain View.
La spunta blu di verifica in Gmail ci aiuterà allora a capire se stiamo per leggere una e-mail che ha un mittente già identificato o meno. Spiega sempre Google che l’autenticazione di e-mail avanzata aiuta gli utenti e i sistemi di sicurezza e-mail ad identificare ed a bloccare lo spam, inoltre consente ai mittenti di sfruttare la fiducia del marchio. Tutto ciò, a quanto pare, servirà ad aumentare la fiducia nelle fonti di posta elettronica, offrirà poi ai lettori “un’esperienza coinvolgente, creando un ecosistema di posta elettronica migliore per tutti”.
Il lancio di questa nuova funzionalità è partito il 3 maggio 2023. L’implementazione completa è quantificabile in 1-3 giorni per la visibilità delle funzionalità. Per procedere quindi al rilascio della spunta blu bisognerà fornirsi di un marchio certificato da Google, in pratica – come specifica l’azienda statunitense – “aggiungere un logo del marchio alle e-mail in uscita con BIMI”. Sarà necessario utilizzare sia il VMC (Verified Mark Certificates) che il DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting and Conformance).
Cos’è BIMI: Si tratta di uno “standard di posta elettronica che consente agli utilizzatori di aggiungere un logo del marchio ai messaggi autenticati” inviati dal proprio dominio. Facendo così gli utenti che fanno uso della posta elettronica, che supportano BIMI, possono visualizzare il logo del marchio accanto ai messaggi all’interno della posta in arrivo.
Come sapere se i loghi sono legittimi: Con BIMI, i loghi del marchio e la proprietà del logo vengono verificati con VMC (Verified Mark Certificates/ITA: Certificati di Marchio Verificati), in modo che i destinatari possano essere sicuri che i loghi visualizzati nella loro casella di posta siano legittimi. Nella pratica il logo del marchio del mittente viene visualizzato nella posta in arrivo del destinatario sotto forma di icona, quest’ultima può essere visualizzata anche all’interno dei messaggi. Google chiarisce poi che “il client di posta elettronica del destinatario determina dove viene visualizzata l’icona per i messaggi inviati con BIMI”.
Un altro punto per l’autenticazione dei messaggi inviati dal dominio è il DMARC, BIMI infatti richiede che i messaggi siano autenticati appunto dal DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting and Conformance/ITA: Autenticazione, reporting e conformità dei messaggi basati sul dominio). Questo impedisce agli hacker e ad altri malintenzionati di falsificare l’organizzazione ed dominio degli utilizzatori delle piattaforme Google. La società aggiunge ancora, rivolgendosi ai suoi utenti: “I destinatari possono essere certi che i messaggi che sembrano provenire dalla tua organizzazione sono legittimi perché sono autenticati con DMARC”.
Se la spunta blu, per le piattaforme social come Tik Tok, Twitter e quelle del gruppo Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp, etc.), ha un’utilità legata alla certificazione dell’autenticità di un profilo, ma anche per il suo posizionamento in termini di visibilità e e di rafforzamento della propria immagine sui network, riguardo Google il badge di verifica ha una funzione di supporto verso gli utenti che vogliono identificare i messaggi e la legittimità del mittente.
La spunta blu in Gmail sarà disponibile per tutti i clienti di Google Workspace, nonché per i clienti precedenti di G Suite Basic e Business, ma anche per gli utenti con account Google personali.