Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha lanciato la sua campagna di comunicazione finalizzata alla presentazione di una nuova figura della scuola italiana: il docente tutor. I nuovi insegnanti, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, si occuperanno dell’orientamento degli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado.
Il nuovo progetto sarà pubblicizzato, con uno spot della durata di trenta secondi, attraverso le piattaforme della Rai (Radiotelevisione italiana S.p.A) negli spazi messi a disposizione gratuitamente dal Dipartimento Informazione e Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il messaggio pubblicitario avrà ampia diffusione con passaggi in radio e tv, verrà inoltre rilanciato sui canali social del Ministero, nonché sul relativo sito web. “L’obiettivo della campagna – spiegano dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – è informare studenti, famiglie e docenti dell’avvio del nuovo progetto, realizzato nell’ambito delle riforme previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.
I fondi per il docente tutor
I fondi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione sono quantificati in 150 milioni di euro e sono destinati alla valorizzazione dei docenti che andranno ad occuparsi del tutoraggio degli studenti. Il DM n. 63 del 5 aprile 2023 definisce i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie previste dall’articolo 1, comma 561, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, all’interno di questo articolo si istituisce infatti, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito, un fondo, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023. Queste risorse sono stanziate per il “Fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica”.
Il Decreto Ministeriale prevede non solo le remunerazioni degli insegnanti, ma anche i requisiti di cui devono essere in possesso docenti per ricoprire l’incarico di tutor e di orientatore, tra questi: essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità di servizio maturata con contratto a tempo indeterminato/determinato; aver svolto, in via prioritaria, compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche); disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio scolastico.
40.000 figure di docente tutor
Le parole del Ministro Valditara sono indirizzate alla ricerca della peculiarità dei ragazzi infatti, dopo l’incontro tenutosi alcune settimane fa fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito ed i Sindacati di categoria, affermava: “Un modello di scuola virtuoso deve mettere in luce i talenti di ogni singolo studente. Per questo, con un significativo stanziamento di risorse, come Ministero abbiamo deciso di puntare su figure professionali specializzate che saranno adeguatamente formate, selezionate e pagate. Il tutto in un confronto costante con le parti sindacali”.
I fondi stanziati serviranno quindi a remunerare, per l’anno 2023, circa 40.000 docenti tutor, ai quali si andranno ad aggiungere i docenti orientatori (una per ogni istituto scolastico). Queste figure verranno distribuite nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, per l’anno scolastico 2023/2024, mentre le scuole organizzeranno il servizio in autonomia.
Le due nuove figure della scuola
Spiega il Ministero: “Il docente tutor avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli. Il docente orientatore dovrà invece favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario. Un approccio, questo, che deve avvenire nel rispetto dell’autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie”.
Il sito web appositamente dedicato docentitutor.istruzione.it è a disposizione degli studenti e delle famiglie, ma anche delle stesse scuole, per ogni dettaglio e per le modalità di partecipazione. E’ presente anche una sezione per le domande più frequenti e tutte le informazioni di cui si necessita per comprendere di cosa si tratta.