L’area industriale dell’area Pip di Sant’Antonio Abate si trova nuovamente al centro di una controversia politica che ha ripercussioni sull’affidamento della sua pianificazione. Questo scontro, che si era già verificato due anni fa, è riemerso durante l’ultima seduta del consiglio comunale. A riportare la notizia è stato questa mattina il quotidiano “Metropolis”.
Nel frattempo, l’edificazione dei 70mila metri quadrati all’interno dell’area continua a subire ritardi. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha emesso uno stop accogliendo parte del ricorso presentato dall’azienda esclusa dalla seconda fase dell’appalto.
Sant’Antonio Abate, il Tar annulla la gara Pip: “Tutto cancellato in un sol colpo”
La sentenza del Tar, chiara e inequivocabile, afferma che “l’amministrazione, sebbene mossa dall’intento nobile di conservare gli atti dell’appalto e procedere comunque con l’aggiudicazione, non può modificare una procedura di gara già in corso, soprattutto non può alterare il tipo di appalto originariamente scelto, poiché il bando di gara, espressione del tipo di appalto scelto dall’amministrazione, rappresenta un vincolo per la stessa amministrazione”.
Pianificazione attuativa di tutta l’area Pip
Di conseguenza, accogliendo il terzo motivo del ricorso, l’appalto deve essere annullato. L’iter per l’affidamento della “Pianificazione attuativa di tutta l’area Pip, come previsto dal Puc vigente e il progetto di fattibilità tecnica ed economica delle infrastrutture di un’area ricreativa e aggregativa di circa 7mila metri quadrati” è stato cancellato in un sol colpo.