La fuga di Salvatore Onda, 30enne di Torre Annunziata ricercato da sei mesi, ha finalmente trovato fine con la sua resa alle autorità presso il carcere di Poggioreale. A rendere nota la notizia è questa mattina il quotidiano “Il Roma”. Figlio di Umberto Onda, l’ergastolano responsabile di tre dei sei omicidi avvenuti tra il 1998 e il 2004 durante la cruenta guerra di camorra contro il clan Limelli – Vangone, Salvatore Onda era stato scomparso dai radar sin dal novembre 2022.
Torre Annunziata, termina la fuga di Salvatore Onda
Il suo nome è stato associato all’operazione di polizia che ha portato all’arresto di 15 persone coinvolte in un traffico di droga tra l’Olanda e Torre Annunziata, con altre sei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari. Tuttavia, durante il blitz, quattro individui sono riusciti a sfuggire alle autorità, tra cui lo stesso Salvatore Onda, ex calciatore del Savoia.
Secondo gli investigatori antimafia, l’organizzazione era guidata da Francesco De Simone, 67 anni, un importante membro del clan “quagli quagli”, con forti legami politici nella città di Torre Annunziata. Questo gruppo è noto per il suo coinvolgimento nel traffico di droga e Onda, considerato un cugino omonimo di uno dei leader principali, avrebbe agito come intermediario tra Carbone e i narcotrafficanti locali.
Il 30enne si costituisce a Napoli Poggioreale
Tra gli affiliati di spicco dell’organizzazione si trovava anche il cognato di Onda, Mario Iovene, noto come “zatterone”, nonché i suoi generi Francesco Maresca, figlio di Giuseppe Maresca detto “o saccaro” (membro del clan Gallo – Cavalieri ucciso in un agguato a Torre Annunziata nel 2014), e Sabatino Pinto.
Nonostante la sua oscura carriera criminale, Salvatore Onda era un tempo stato un protagonista nel mondo dello sport, contribuendo alla vittoria del campionato di Eccellenza con il Savoia Calcio nella stagione 2010/2011. Tuttavia, il fascino del facile guadagno offerto dall’organizzazione di narcotrafficanti lo ha trascinato via dalla retta via che aveva iniziato a percorrere, allontanandolo da una vita sana e legale.